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Auto, l’Unrae propone la detrazione dei costi di acquisto

“Potrebbe essere la versione 2.0 degli 80 euro di Renzi” dice Massimo Nordio, presidente dell’Unrae.
A cura di v.a.
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“La proposta di detraibilità di parte dei costi d’acquisto dell'auto presentata dall’Unrae nella recente Conferenza Stampa di Milano potrebbe essere la versione 2.0 degli 80 euro di Renzi, cioè il proseguimento ideale della decisione del Primo Ministro sugli 80 euro di aiuti alle famiglie”.
Così Massimo Nordio, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, ha commentato i segnali di “tiepida ripresa” dei dati sulle immatricolazioni di novembre.

Detraibilità dei costi

La proposta dell’Unrae di sostegno al diritto alla mobilità delle famiglie è supportata dagli efficaci risultati della ricerca “Gli italiani e l’auto: un rapporto da rilanciare su nuove basi” che si rivolge alle famiglie italiane affinché siano consapevoli della possibilità realistica di avere un aiuto anche dal punto di vista della libertà di movimento, libertà oggi compressa da una serie di limitazioni alla circolazione, da appesantimenti burocratici ma, soprattutto, da elevata tassazione. Il programma prevede una riduzione dell’onerosità della mobilità individuale attraverso una formula di detraibilità dei costi connessi all’acquisto dell’auto, con conseguenti benefici sull’impatto ambientale, sulla sicurezza e sull’occupazione. Il piano prevede: detraibilità 10% del costo di acquisto fino ad un massimo di 2.000 euro in 4 anni, l’acquisto di un’auto nuova con emissioni fino a 120 g/Km di CO2 e contestuale rottamazione di un’auto Euro 0, 1 o 2. “Riteniamo che una simile manovra possa determinare un’aggiuntività di 100.000 unità per il primo anno e poi via via a scalare fino a 55.000 unità nel medio termine”.

Svecchiare il parco circolante

“I temi ancora caldi del settore auto” continua Nordio “restano sempre quelli della dimensione enorme del parco circolante ante Euro 3 – circa 10 milioni di vetture, il 28% del totale parco – con un’età media che continua ad aumentare”. Infatti, l’età media delle auto oggi circolanti è di 9,5 anni, nel 2006 era di 7,5, pertanto in soli 7 anni si è incrementata di 2 anni, facendo crescere proprio la parte più obsoleta. “Il rinnovo del parco porta effetti benefici sulla sicurezza, anche in termini di costi sociali, e sull’ambiente e, quindi, merita un posto nell’Agenda del Paese. La detraibilità dei costi di acquisto dell’auto ha tutto il potenziale per replicare il successo delle misure di detrazione fiscale previste per la ristrutturazione degli immobili” sottolinea il presidente nel commentare il risultato del mercato ed, in particolare, quello del canale più delicato, quello dei privati, che realizza un incoraggiante +6,9% anche grazie ad una maggiore disponibilità di prodotti rinnovati.

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