Auto, navigatore batte smartphone come distrazione al volante
Chi dà per scontato che lo smartphone rappresenti la principale fonte di distrazione alla guida, dovrà ricredersi. Secondo quanto emerge dall’indagine “Stetoscopio – Il sentire degli assicurati italiani” promossa dalla compagnia assicurativa online Quixa e condotta dall’Istituto di ricerca MPS Evolving Marketing Research, quasi il 40% degli automobilisti utilizza dispositivi tecnologici mentre è al volante. E il navigatore satellitare batte il cellulare, soprattutto tra i neopatentati.
Navigatore batte smartphone
L’84% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni, vale a dire più di otto su dieci, ha ammesso di distrarsi alla guida impostando il navigatore satellitare, cambiando stagione radio o utilizzando una delle tante funzionalità dei moderni sistemi di infotainment. I dati della ricerca indicano come questa abitudine sia più diffusa al Sud, dove il 45% degli intervistati ammette di utilizzare il dispositivo mentre è alla guida, rispetto a Centro (29%) e Nord (26%). Il telefono continua comunque ad essere una “tentazione” al volante per il 23,5% degli intervistati che ha ammesso di utilizzare smartphone senza vivavoce o auricolari. Ma le cattive abitudini alla guida non si limitano solo all’uso di dispositivi digitali. Un automobilista su 3, circa il 29% del campione ha ammesso di mangiare o bere al volante, il 23% invece ha ammesso di girarsi a controllare i bambini. Percentuale quest’ultima che tocca quota 80% in caso nel caso di mamme e papà con figli sotto i 5 anni di età. Alla guida c’è anche chi si rifà il trucco e chi strutta traffico e rosso del semaforo per pettinarsi e aggiustarsi la cravatta (15%) nonostante tutti sostengano di farlo solo in condizioni ritenute di sicurezza.