Auto, addio al Pra e libretto di circolazione: pronto il decreto con il Documento unico

La riforma del Pra sta per decollare: presto arriverà il Documento unico che unificherà la carta di circolazione rilasciata dalla Motorizzazione Civile e il certificato di proprietà rilasciato dal Pra. Una rivoluzione per i proprietari di auto e moto, anche sul fronte dei contributi da versare per le operazioni, come trasferimenti di proprietà, alleggerendo non solo la macchina amministrativa e anche la vita degli intestatari dei veicoli. Il Decreto attuativo della riforma delle Pubbliche Amministrazioni è pronto, e dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri entro ottobre. Fonti al lavoro sulla riforma riferiscono di un primo step previsto per il prossimo 5 ottobre, che interesserà i nuovi veicoli immatricolati, per cui il certificato di proprietà verrà sostituito da un documento digitale consultabile attraverso un codice, una password che darà accesso ai dati, e che anticiperà il documento unico contenente le informazioni sia di proprietà che di circolazione.
Ingloberà il libretto di circolazione e il certificato del Pra e avrà un costo totale di 29 euro: il Documento unico di circolazione sostituirà l’attuale iscrizione all’Archivio nazionale del veicoli e quella al Pubblico registro, le cui funzioni verranno trasferite al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a partire dal 1° gennaio 2016, e prese in carico da un nuovo ente, l’Agenzia per il Trasporto Stradale, che avrà sede a Roma. La nuova struttura, autonoma sotto il profilo giuridico e patrimoniale, ma vigilata dal Ministero delle Infrastrutture, si occuperà delle competenze del Ministero dei Trasporti in materia di veicoli e circolazione. Dal 1° luglio 2016, l’Agenzia dei Trasporti gestirà i rapporti con i cittadini e le imprese, quindi si occuperà anche delle pratiche come il passaggi di proprietà, fermi amministrativi, rilascio e aggiornamento patenti, riscossione Ipt. Entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto, l’Aci dovrà procedere al trasferimento di tutti i dati del Pubblico Registro nella banca dati tenuta presso la Motorizzazione che verrà quindi integrata con le informazioni relative alla proprietà dei veicoli. L’Automobil club dovrà anche provvedere alla riorganizzare e riduzione del personale per bilanciare la perdita di competenze.