Auto sempre più care in Italia, negli ultimi 3 anni il prezzo è cresciuto del 3,4%
Acquistare un'automobile nuova, in Italia, sta diventando sempre più costoso: il parco macchine del Bel Paese continua ad invecchiare, ma all'orizzonte non sembra esserci la svolta. A dare una mano, almeno nelle intenzioni del Governo, doveva arrivare il sistema bonus/malus, ma a giudicare dai primi risultati gli effetti non sembrano essere quelli sperati; a fornire un quadro della situazione ci ha pensato l'Osservatorio Autopromotec, che ha analizzato gli indici Istat sui prezzi al consumo per l'intera collettività, rivelando come, nel triennio 2015-2018 il rincaro sull'acquisto di una nuova vettura è stato del 3,4%.
Cresce il prezzo delle auto nuove, in calo quello dell'usato
Prezzi in aumento, dunque, negli ultimi 3 anni per quanto riguarda le nuove vetture: stabilito a 100 il dato del 2015, infatti, i prezzi nel 2018 si sono attestati a quota 103,4, ciò vuol dire che vi è stata una crescita di 3,4 punti percentuali. La demonizzazione del diesel, infatti, ha determinato un rallentamento da parte degli automobilisti nella decisione di sostituire le vecchie auto incidendo sui prezzi delle vetture nuove che hanno fatto registrare nel periodo considerato una crescita superiore rispetto all'incremento generale dei prezzi al consumo (+3,4% contro +2,3%). Situazione inversa, invece, per le auto usate con i prezzi che hanno fatto registrare un calo decisamente più marcato pari al -6,3%.
In aumento anche i costi delle riparazioni
Cresce il prezzo delle auto nuove e cala quello delle usate, quindi, ma con il risultato di veder salire i costi per la manutenzione necessaria alle vetture un po' più avanti con l'età. I servizi di assistenza alle vetture, infatti, hanno fatto registrare tutti un aumento più o meno contenuto: la crescita più rilevante in termini di prezzi nel periodo 2015-2018 è quella relativa ai costi di manutenzione e riparazione che sono cresciuti del 4% mentre meno significativi sono quelli riguardanti il prezzo dei lubrificanti (+1,7%), degli pneumatici auto (+1,7%) e dei pezzi di ricambio (+1,6%). In generale, quindi, gli automobilisti italiani si trovano, rispetto a qualche anno fa, a spendere di più sia in caso di acquisto di una nuova vettura sia per mantenere quella già in possesso; una situazione che, per il parco macchine italiano, non sembra essere la migliore.