Auto sempre più vecchie in Italia, meglio ripararle che comprarle
Il mercato dell'auto è sempre una preziosa cartina di tornasole della situazione economica delle famiglie italiane. Il fatto che, come evidenzia un'indagine del Centro studi della Cna realizzata da Swg, l'Italia sia diventato uno dei paesi europei con il parco auto più vetusto la dice lunga sulle conseguenze della crisi economica. 7,2 milioni di italiani, ovvero il 20% degli automobilisti, ha riferito di guidare auto con oltre 10 anni di vita, trend causato dalla tendenza dell'italiano; il 30% (11,1 milioni) ammette di circolare con l'auto ammaccata per evitare spese straordinarie. Tuttavia, aumentando l'età del parco auto, aumentano anche le spese per la manutenzione necessaria: 9 milioni di automolisti (25% del totale) ha riferito che pone maggiore attenzione alla cura della propria vettura per ritardare il più possibile l'acquisto di una nuova. Ne guadagnano gli addetti del settore "riparazioni": si va più spesso da meccanici (+14%), carrozzieri (+7) ed elettrauto (+6%).
Inoltre, quando l'italiano medio potrà cambiare l'auto, di certo non si orienterà su un modello benzina: il 61% degli automobilisti intende infatti passare al gpl. Del resto è salito al 9% il numero di automobilisti che hanno scelto l'impianto a gas e l'80% di loro si dice soddisfatto della scelta per il risparmio sui costi e per il ridotto impatto ambientale. L'abbandono della benzina è l'espressione di un cambiamento impresso dal continuo aumento del prezzo del carburante, che ha convinto l'italiano a cedere qualcosa sul piano delle prestazioni del veicolo, pur di cedere qualcosa in meno dal proprio portafoglio.