“Auto verde 2010”, negli USA vince la Honda Civic GX a metano
Negli Stati Uniti d’America l’auto più ecologica del 2010 è la Honda Civic Gx alimentata a metano. Ovviamente a dirlo non è la Casa nipponica, bensì la ACEEE (American Council for Energy-Efficient Economy), una organizzazione indipendente che ogni anno, in nome del rigore e dell’imparzialità made in USA, stila la sua classifica delle auto che inquinano di meno.
La valutazione, e quindi la preferenza, vengono date in base a tre parametri: le emissioni nocive, i consumi di carburante, le emissioni di gas causa principale del surriscaldamento del pianeta.
In questi giorni negli States si sta discutendo riguardo alla Nas Gas Act, un legge che entrando in vigore nel 2014 garantirà che il 50% delle flotte pubbliche saranno alimentate a gas naturale. Una notizia che fa balzare di gioia la Landi Renzo S.p.A., azienda leader nella produzione di impianti a gas e metano, che proprio negli Stati Uniti cerca di fare la sua fortuna.
La notizia del premio alla Honda Civic Gx è giunto anche in Italia, immediato il commento di Dante Natali, presidente di Federmetano e capo dell’Osservatorio Metanauto: “L’affermazione della Honda Civic Gx alimentata a metano è un’ulteriore importante testimonianza dei benefici ambientali assicurati dal metano per autotrazione", ha detto, ricordando che "il metano garantisce un livello di emissioni sensibilmente inferiore rispetto alle alimentazioni tradizionali. Mediamente, ad esempio, un’auto alimentata a metano produce il 18% in meno di emissioni CO2 rispetto ad un’auto alimentata a benzina, il 72% in meno di ossidi di azoto, il 75% in meno di monossido di carbonio, l’82% in meno di idrocarburi incombusti e l’88% in meno di ozono. E’ inoltre da sottolineare che il metano è un carburante ecologico che nasce pronto per l’uso e che non è causa di inquinamento indotto da trasporto, in quanto, a differenza degli altri carburanti, non necessita del trasporto con autocisterne che a loro volta hanno emissioni inquinanti”.
Una notizia che non dovrebbe lasciare indifferente neanche il Governo, che con una certa sufficienza ha liquidato la questione riguardo agli incentivi statali 2010.