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Autobianchi Bianchina, l’auto del ragionier Fantozzi

Negli anni ’50 era considerata la cugina ricca della 500 con la quale condivideva la meccanica, ma non il prezzo. La sua fama è cresciuta grazie alla comparsa in molti dei film del noto attore Paolo Villaggio.
A cura di Matteo Vana
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C'è chi deve la propria immortalità a un ruolo interpretato sul grande schermo. Molti grandi attori sono legati indissolubilmente, oltre che al proprio ruolo, anche alla vettura del personaggio che interpretano dalla quale non si separano mai come Batman e la Batmobile o Paperino con la sua 313, vetture che esaltano il prestigio del protagonista e ne completano la caratterizzazione. Ma c'è un'eccezione che conferma questa regola: la Autobianchi Bianchina berlina 4 posti, la macchina di Ugo Fantozzi.

La cugina ricca della 500

"La Bianchina è l'auto della festa, la 500 quella dei giorni di lavoro" era una delle frasi in voga negli anni '50 quando il mercato dell'auto cercava di riprendersi dal dopoguerra. In contrapposizione con la sorella minore 500, con la quale condivideva la meccanica, ma non il prezzo, del 20% più alto, la Bianchina piaceva soprattutto per le forme americaneggianti, per l'allestimento ricercato e per l'interno riscaldato. Una vettura premium, come diremmo ai giorni d'oggi. Il suo successo però durò poco: i primi anni furono stellari con le vendite che facevano registrare numeri da capogiro, ma poi progressivamente andò sparendo, un po' come il suo fido compagno di schermo arrivato in azienda e piano piano surclassato dai colleghi. Il personaggio di Fantozzi sembra costruito appositamente per la Autobianchi Bianchina e viceversa tanto da fondersi: le sfortune dell'una si ripercuotono sull'altro.

Autobianchi Bianchina di Fantozzi
Autobianchi Bianchina di Fantozzi

Era meglio il carro funebre

"Qual è la sua? Ah è questa qui…questa baracca, guardi era meglio il carro funebre!” è solo una frase di uno dei tanti film sul ragionier Fantozzi che sintetizza bene l'idea della vettura. Così come la corazzata Kotiomkin, la frittata di cipolle, la Peroni ghiacciata, l’acqua Bertier (la più gasata al mondo, parodia della Perrier), la Bianchina diventa il segno distintivo che accompagna il ragioniere più sfortunato del mondo nelle sue avventure. E' su di lei che cade una lavatrice nella notte di Capodanno, è sempre lei che viene distrutta da un gruppo di bulli dopo aver attraverso un giardino e che, dulcis in fundo, va a schiantarsi contro un palo della luce. "Come è umano lei" direbbe, se potesse parlare, la Autobianchi Bianchina al signor Ugo Fantozzi.

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