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Autostrade, arrivano gli ausiliari del pedaggio: se non pagato, scatta la multa

Controlli più stringenti e ausiliari abilitati a elevare sanzioni fino a 85 euro cui si somma il costo del pedaggio e la decurtazione dei punti dalla patente. La norma del Codice del Codice della Strada operativa da fine 2016 stabilisce controlli per contrastare l’evasione.
A cura di Valeria Aiello
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Fino ad oggi, chi non pagava il pedaggio al casello, entro 14 giorni dal mancato pagamento, poteva saldare il pedaggio recandosi al Punto Blu, oppure in banca, alla Posta o su internet. Ora, riporta il Sole 24 Ore, chi non paga al transito rischia anche di ricevere una multa di 85 euro cui si sommano due punti patente. Questo perché dalla fine del 2016 è operativa – grazie a un protocollo d’intesa siglato lo scorso ottobre tra Polizia Stradale e Aiscat – una modifica dell’art. 176, comma 11 introdotta nel 2012 al Codice della Strada che istituisce la figura degli “ausiliari del pedaggio”.

Casellanti abilitati a sanzionare

La norma prevede che “prevenzione e accertamento delle violazioni dell’obbligo di pagare il pedaggio” possano essere svolte anche dal personale dei concessionari autostradali e stradali e dei loro affidatari del servizio di riscossione”, vale da dire non da tutto il personale ma sostanzialmente da addetti ai caselli che superano l’esame di qualificazione per svolgere i servizi di polizia stradale. Dipendenti di non tutti i gestori, visto che Austostrade per l’Italia, il più importante, non ha abilitato nessuno.  L’obiettivo è quello di contrastare il fenomeno del mancato pagamento del costo del casello, attraverso controlli più stringenti e personale abilitato a elevare sanzioni, anche in autostrada.

Multe fino a 85 euro

Generalmente, chi non corrisponde il costo del pedaggio al casello, perché ad esempio, non ha abbastanza denaro o transita nella corsia sbagliata, ottiene uno scontrino – il rapporto di mancato pagamento – con i dati riguardanti il transito, data, data, ora, casello di uscita ed eventualmente di entrata, oltre alle informazioni circa il veicolo, come targa e classe. Nel rapporto è indicato l’importo da pagare e che l’automobilista potrà saldare entro un numero di giorni – generalmente da 5 a 15 giorni – dall’emissione del ticket. Sullo scontrino viene indicato l’importo da pagare che l’automobilista potrà saldare entro 15 giorni dall’emissione del ticket. Il personale abilitato, una volta rilevata l’infrazione, con un sistema analogo a quello previsto per gli ausiliari del traffico, provvederà a inviare i dati del veicolo alla Polizia stradale che notificherà il verbale all’indirizzo del proprietario del veicolo entro 90 giorni. Le sanzioni sono di 85 euro cui si somma la decurtazione di due punti dalla patente. In caso il pagamento venga evitato volontariamente – ad esempio se al casello si tira dritto senza fermarsi, ci si accoda a un veicolo con il Telepass o venga dimostrata una certa organizzazione per eludere il pagamento – la sanzione passa a 422 euro, oltre al rischio di essere denunciati per truffa o insolvenza fraudolenta.

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