L’urgenza: snellire i tempi per la rete autostradale
Un impegno che deve interessare tutti gli imprenditori che dalle opere pubbliche ricavano dei guadagni, ovvero quello di abbreviare i tempi per la realizzazione delle infrastrutture; questo secondo Altero Matteoli. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, intervenuto a Napoli in una conferenza che lo ha visto impegnato con gli imprenditori partenopei, ha sottolineato l’importanza di accorciare i tempi tra la presentazione di un progetto di una opera pubblica e la sua reale attuazione. Una richiesta legittima, in una nazione nella quale il grosso del tempo è speso raccogliendo gli incartamenti vari necessari per realizzare qualsiasi cosa.
Per Matteoli: “Sui tempi che trascorrono per cantierare le opere è stato sempre difficile intervenire. Quando si propone di snellire le procedure, l'opposizione, di centrodestra o di centrosinistra, è subito pronta a scagliarsi contro il governo, accusandolo di voler eliminare i controlli e indirizzare gli appalti. Chiedo agli industriali di fare da trait d'union tra gli schieramenti politici per aiutarli a trovare un meccanismo che permetta lo snellimento garantendo comunque i controlli e la sicurezza”.
Il ministro ha sottolineato, durante il suo intervento, lo sforzo fatto dal suo dicastero per migliorare la situazione infrastrutturale in Campania, sottolineando tutti gli interventi eseguiti: “Dal nostro insediamento abbiamo dato il via a 19 opere infrastrutturali in tutta Italia. In questa regione sono stati stanziati 180 milioni di euro per l'hub portuale di Napoli e Salerno e resta da finanziare solo l'ultimo lotto dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Dei 440 chilometri complessivi di questa arteria, inoltre, 190 sono stati terminati e aperti al pubblico ed entro settembre arriveremo a 230 chilometri. Per la tratta campana dell'autostrada Napoli-Bari, poi, il governo ha speso già 300 milioni”.
Eugenio Tinto
