Autotrasportatori USA protestano contro il Piano Marchionne
Gli autotrasportatori sono pronti in migliaia a protestare al grido “Fiat: auto danneggiate già alla consegna?” davanti all’Ambasciata italiana a Washington contro il piano presentato dal nuovo Amministratore Delegato Marchionne per rilanciare il marchio Chrysler completamente messo in ginocchio dalle perdite maturate in questi anni di crisi finanziaria.
Il punto sul quale battono gli autotrasportatori rappresentati dal sindacato Teamsters è che il nuovo programma prevede la perdita di migliaia di posti di lavoro per operai di piccole aziende legate all’indotto Chrysler e per di più mette tali tagli metterebbero a repentaglio la stessa incolumità delle automobili da consegnare, che potrebbero subire seri danneggiamenti se la loro consegna venisse affidati ad autotrasportatori non competenti.
Fred Zuckerman che è il direttore del divisione autotrasportatori di Teamsters afferma : “Solo in ottobre nel nostro settore sono andati persi 400 posti di e sono almeno 6 mila quelli persi nell'ultimo anno. Ci rendiamo conto che è una conseguenza della crisi economica, ma il piano Fiat per quanto riguarda il sistema di consegne alle concessionarie di vendita prevede un taglio inaccettabile tra gli autotrasportatori americani”.
Rincara la dose la stessa rappresentanza degli autotrasportatori presenti al picchetto organizzato davanti all’Ambasciata italiana che ha presentato una lettere al presidente del consiglio del governo italiano nella quale si afferma, attraverso la voce del direttore della Teamsters Jim Hoffa che “Il piano Fiat taglia o mette a rischio migliaia di posti di lavoro. Ci spiace constatare che miliardi di dollari dei contribuenti americani non siano utilizzati in entrambe le sponde dell'Atlantico per mettere a punto un piano di rilancio sostenibile in Fiat-Chrysle”.
