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Autovelox nei centri abitati, multa nulla se la pattuglia non presidia l’apparecchio

Il verbale per violazione dei limiti di velocità accertata tramite autovelox all’interno dei centri abitati è nullo se l’apparecchiatura non è presidiata dagli organi di polizia stradale: ad affermarlo è il Giudice di Pace di Vigevano che ha annullato la multa di un automobilista per mancato presidio della postazione da parte degli accertatori.
A cura di Valeria Aiello
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Buone nuove per gli automobilisti con il piede pesante: le multe per eccesso di velocità rilevato tramite autovelox all’interno dei centri abitati sono nulle se l’apparecchio non è presidiato dalle forze di polizia. Ad affermarlo è il Giudice di Pace di Vigevano che con sentenza numero 334/2015 annulla un verbale elevato dalla polizia locale di Garlasco per mancato presidio della postazione da parte degli accertatori. Il giudice, scrive il quotidiano giuridico ‘Studio Cataldi.it’, ha affermato che le postazioni di controllo che, come nel caso di specie, si trovano in un centro abitato, devono essere presidiate e gestite dagli organi di polizia stradale e che le apparecchiature devono essere nella disponibilità degli stessi. Nel caso quindi che l’autovelox sia posizionato su strada urbana, la contravvenzione è legittima solo nel caso ci siano anche una pattuglia a controllare il corretto funzionamento del dispositivo.

Del resto, l’art. 345 comma 4 del Regolamento di esecuzione e attuazione del nuovo codice della strada stabilisce che per l’accertamento delle violazioni ai limiti di velocità, le apparecchiature destinate a controllare l’osservanza dei suddetti limiti debbano essere gestite direttamente dagli organi di polizia stradale cui all’art. 12 del Cds e debbano essere nella disponibilità degli accertatori.

Tali disposizioni, precisa il Gdp nella sentenza, devono essere considerate tassative, sottolineando che in mancanza di indicazione a verbale circa l’esatta ottemperanza della suddetta normativa, a nulla rileva che l’amministrazione, priva di fede privilegiata, abbia affermato che la postazione era presidiata da una pattuglia in servizio nelle immediate vicinanze che verificava il corretto funzionamento del dispositivo. Per questi motivi, il giudice ha annullato il verbale, compensando comunque le spese di lite.

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