Backflip, esultanze amare e distrazioni: 3 figuracce clamorose al Motomondiale
Spesso nel Motomondiale vengono esaltate le grandi gesta dei piloti: i sorpassi azzardati, le staccate all’ultimo secondo possibile, o ancora i salvataggi in extremis. Ma a volte anche i centauri più esperti commettono degli errori, incorrendo in figuracce clamorose. Ecco tre casi particolari rimasti nella storia del Motomondiale.

Julián Simón: Catalunya 2009
Motomondiale 2009, Gran Premio di Catalogna, classe 125cc. Il 14 giugno, nel suo GP di casa, Julián Simón in sella all’Aprilia diede vita a una lunga battaglia per la vittoria con Andrea Iannone. Al ventunesimo giro un testa a testa con i due piloti che si sorpassano, si controsorpassano e arrivano spalla a spalla sul rettilineo finale. Simon passa per primo sotto il traguardo e molla il gas per festeggiare con ampi e inequivocabili gesti. Nulla di strano, se non fosse che l’iberico ha sbagliato i conti e alla conclusione della gara manca ancora un ultimo giro. Quando finalmente dal muretto riescono a far capire al pilota di Villacañas che la gara non è finita, è ormai troppo tardi. Iannone è lontano e Nicolas Terol, secondo, è irraggiungibile. Oltre al danno, la beffa. Il compagno di scuderia Sergio Gadea riesce a bruciarlo nel duello per il terzo posto, e Simon finisce fuori dal podio. Fortunatamente lui, l’errore di calcolo dello spagnolo non influenzò più di tanto la sua corsa al titolo, che riuscì comunque a conquistare al termine della stagione.

Álvaro Bautista: Brno 2009
Lo stesso anno nel Gran Premio della Repubblica Ceca un altro episodio clamoroso. Alvaro Bautista ha appena concluso al terzo posto la gara della 250cc sul circuito di Brno e decide di festeggiare il podio conquistato con una bella impennata per il pubblico. Se in un primo momento il pilota spagnolo sembrò riuscire a mettere la moto in verticale, subito dopo le cose si misero male perché la moto si ribaltò, sbalzando fuori Bautista, che finì lungo disteso sulla pista. Il centauro di Talavera de la Reina la prese bene, si rialzò ridendo della sua figuraccia, e chiese un passaggio al francese Jules Cluzel per tornare ai box. Lì lo aspettava il team manager dell’Aprilia Jorge Martinez a cui dovette dare spiegazioni su una moto distrutta senza ragione. Per sua fortuna il tutto si concluse con una grassa risata.

Jorge Lorenzo: Austin 2014
Passiamo ora al Motomondiale del 2014, più precisamente alla gara della MotoGP del Gran Premio delle Americhe. I piloti sono pronti sulla griglia di partenza che vede la prima piazza occupata dalla Yamaha di Jorge Lorenzo. La concentrazione è al massimo, ma non per tutti. Il maiorchino infatti appena si accendono le luci rosse sul semaforo dà gas alla propria moto dando vita ad una clamorosa partenza anticipata. Quando poi si rende conto dell’errore, è decisamente troppo tardi, e a Lorenzo non rimane che accettare con un po’ d’imbarazzo la penalità del ride-through (il passaggio dalla corsia dei box con limite di velocità di 60 Km/h), rinunciando a ogni speranza di raccogliere punti pesanti (arriverà poi decimo).
