Baic: spesa di 200 milioni di dollari per la tecnologia Saab
Costa meno copiare che inventare. I cinesi hanno creato il loro "impero" su questo pensiero: nonostante la loro poca creatività stanno conquistando l'economia mondiale. Dopo aver copiato in tantissimi settori (dal tessile alla meccanica grazie a leggi poco chiare e ad amministrazioni compiacenti) ora stanno facendo il grande salto nel settore automobilistico.
E' di oggi la notizia della somma spesa dalla cinese Baic (decimo costruttore al mondo) per l'acquisto della tecnologia Saab (sempre più vicina alla chiusura): per poter entrare in possesso di tre piattaforme e 2 propulsori sono stati spesi 200 milioni di dollari. A confermare la cifra è stato lo stesso amministratore delegato di Baic, Xu Heyi,:" da alcune analisi è emerso come l'acquisto delle proprietà intellettuali possa ridurre di quattro o cinque anni lo sviluppo di una nuova vettura; ho le facoltà per confermare questo studio".
Ma i cinesi non si fermano qui: è già arrivata la conferma di investimenti per 3.3 miliardi di euro, entro il 2013, per ricerca e sviluppo. Con queste cifre a disposizione il "rischio" (per le case europee) è di vedere arrivare sui nostri mercati automobili in grado di accapparsi importanti quote di mercato. Quello che sta succendendo ora con le aziende cinesi è la fotocopia di quello che successe dagli anni 70 in poi con industrie giapponesi e dopo coreane: auto inizialmente snobbate ma dopo capite e acquistate dal pubblico.
Sulla vicenda BAIC-Saab resta da capire quale sia la terza piattaforma acquisita dopo 9.3 e 9.5: potrebbe essere la base di partenza per un suv cinese con tecnologia svedese.