Benigni aveva ragione, la “piaga” di Palermo è il traffico
Lo diceva lo zio di Maria, l’avvocato, quando parlava di quelle “piaghe” che diffamano la Sicilia e in particolare Palermo agli occhi del mondo. “Mi vergono a dirlo. È il traffico!” Troppe macchine esclamava l’avvocato cicerone a un ingenuo Dante, sosia perfetto del pentito Jonny Stecchino. Quella scena paradossale torna oggi di grande attualità: a risollevare il problema del traffico “tentacolare” e “vorticoso” del capoluogo siciliano ci ha pensato il Traffic Index 2014, l’indicatore basato sui dati dei navigatori TomTom che per il quarto anno di fila ha stilato il report mondiale delle città a più alta densità di traffico del mondo e d’Italia.
Dal 2007, il TomTom Traffic Index raccoglie le informazioni sulla velocità di percorrenza dai centinaia di migliaia navigatori presenti sui veicoli degli utenti privati per analizzare le velocità medie di percorrenza dei vari tratti stradali. Gli utilizzatori del servizio possono infatti scegliere se condividere o meno le informazioni sul traffico, in maniera anonima, così da migliorare l’esperienza d'utilizzo grazie al sistema di calcolo dinamico del percorso che permette di evitare, in alcuni casi, le code, risparmiando il 15% del tempo medio di percorrenza.
Benigni aveva ragione: Palermo è la città più trafficata d’Italia, sesta al mondo, dopo Mosca, Istanbul e Rio de Janeiro, Città del Messico e Istanbul. Secondo il TomTom Traffic Index, il capoluogo siciliano batte anche metropoli come Londra e Parigi, con un indice di congestionamento pari al 39%, ovvero la percentuale di tempo da sommare alla durata del percorso in condizioni di traffico regolare. Una hit dove cui a calcare il secondo gradino del podio c’è Roma, che rientra nella top 10 delle capitali mondiali più trafficate con il 37%. Nota positiva invece per Milano. Nel report dello scorso anno, il capoluogo lombardo era al terzo posto della classifica italiana: a scalzarlo nel 2014 è Napoli con il 28% di congestione e le 71 ore passate annualmente in coda. Seguono quindi Milano (27%), Catania (24%), Bari (22%), Genova, Torino e Firenze con un tasso medio del 20%. Dai dati emerge che a influenzare l’andamento del traffico, oltre agli orari di punta, incide anche il flusso dei pendolari, con Roma e Milano ad essere le città italiane più colpite, con tempi di percorrenza che al mattino possono aumentare fino al 71% per Roma e del 62% a Milano mentre, nelle ore di rientro, allungarsi per entrambe del 64%.
Top 10 italiana – Palermo 39%, Roma 37%, Napoli 28%, Milano 27%, Catania 24% , Bari 22%,Genova 20%, Torino 20%, Bologna 20%, Firenze 20%.
Top 10 europea – Mosca 74%; Istanbul 62%; Palermo 39%; Varsavia 39%; Roma 37%; Dublino 35%; Marsiglia 35%; Parigi 35%; Londra 34%; Atene 34%.
Top 10 mondiale – Mosca 74%; Istanbul 62%; Rio de Janeiro 55%; Mexico City 54%; San Paolo 46%; Palermo 39%; Varsavia 39%; Roma 37%; Los Angeles 36%; Dublino 35%.