Benzina a 2,20 euro in autostrada, il Codacons prepara l’esposto: “Aumenti ingiustificati”
Non sembrano fermarsi gli aumenti sul prezzo del carburante: proprio a ridosso delle festività pasquali – che quest'anno coinvolgono anche il ponte del 1° maggio -, infatti, è arrivato l'ennesimo rialzo sul prezzo di benzina e gasolio che ha costretto gli automobilisti, specie sulla rete autostradale, a un vero e proprio salasso.
Il Codacons prepara l'esposto per il reato di aggiotaggio
Il costo della benzina in particolare ha toccato il suo picco attestandosi, in alcuni impianti della rete autostradale, a 2,20 euro al litro mentre nelle stazioni di rifornimento al di fuori delle strade a pedaggio, il costo si attesta su 1,8 euro al litro. Numeri che hanno messo in allarme il Codacons che, oltre a denunciare gli ulteriori ritocchi al rialzo, ha fatto sapere di aver preparato un esposto da depositare presso 104 Procure della Repubblica di tutta Italia in cui si chiede di accertare se i repentini incrementi dei listini di benzina e gasolio degli ultimi giorni possano configurare il reato di aggiotaggio. "Un andamento al rialzo che non appare in alcun modo giustificato dalle quotazioni del petrolio, e che sembra realizzare una vera e propria speculazione a danno degli automobilisti che in queste ore sono in viaggio per raggiungere le mete di villeggiatura" si legge nella nota diffusa dall'associazione.
Una situazione, quella legata ai continui rialzi dei prezzi sul carburante, che sta diventando insostenibile per gli automobilisti costretti a vedere crescere la spesa relativa alla propria auto. Tra qualche mese, inoltre, potrebbero esserci ulteriori aumenti; se scatterà l'aumento di Iva e accise previsto dalle clausole di salvaguardia, infatti, il prezzo salirà ancora come denunciato dal Codacons stesso che ha messo in guardia sulla concreta eventualità che "i listini dei carburanti schizzeranno alle stelle, considerato che l'imposta sul valore aggiunto si applica anche sulle accise che gravano su benzina e gasolio".