Biaggi migliora, lascia la rianimazione. Papà Pietro: “Nessun pilota a fargli visita”
Non più tardi di lunedì Max Biaggi potrebbe lasciare il reparto di rianimazione dell’Ospedale San Camillo di Roma dove dallo scorso 8 giugno è ricoverato in terapia intensiva in seguito al grave incidente durante un allenamento con la supermotard sulla pista Il Sagittario di Latina. Sbalzato dalla moto, il Corsaro si è fratturato 11 costole nel pesante impatto con l’asfalto ed è stato operato per il drenaggio toracico per un incremento della falda del pneumotorace destro. A rendere più faticoso il recupero la presenza di due costole accavallate che rendono più difficoltoso il ritorno a una normale funzionalità polmonare.
Biaggi lascia il reparto di rianimazione
In assenza di comunicazioni ufficiali dal San Camillo, le condizioni di Biaggi sono definite “stabili” dai familiari e amici. In ospedale la compagna e cantante Bianca Atzei, che ha annullato tutti gli impegni e concerti fino al prossimo 20 giugno, e non lo ha lasciato mai solo. “Mio figlio la vuole sempre con sé” ha raccontato il padre Pietro a Gazzetta dello Sport – la Direzione sanitaria le ha concesso un permesso speciale che le consente di stargli sempre vicino. Praticamente da quel drammatico giorno vive al San Camillo e con me è sempre molto gentile”. Come accaduto dal giorno dell’incidente, anche ieri, papà Pietro è stato in ospedale. “Sì, l’ho visto, come ogni giorno sono andato a trovarlo e insieme abbiamo parlato con i medici, i quali hanno confermato che presto, non più tardi di lunedì (domani, ndr) lo faranno uscire dalla terapia intensiva”.
Papà Pietro: "Nessun pilota a fagli visita"
Nei lunghi giorni di degenza, a fargli visita in ospedale tanti personaggi dello sport ma anche dello spettacolo e della musica, anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Sì è vero, hanno parlato a lungo. Max mi ha confermato che Malagò è stato molto gentile e si è messo a disposizione per qualsiasi esigenza. Devo dire che mio figlio è stato molto contento per la grande solidarietà e generosità espressa dal massimo esponente dello sport italiano” ha confermato papà Pietro. “Il giorno dopo il ricovero è arrivato Fabrizio Frizzi, poi è venuto Renato Zaro e alcuni calciatori, ma non voglio fare nomi perché non vorrei sbagliare la loro identità”. E i piloti? “Qui in ospedale non ne ho visti, però è molto probabile che alcuni abbiano mandato messaggi direttamente a Max”.