Blocco del traffico in 80 comuni d’Italia, l’ACI si oppone
Il blocco del traffico non è una novità, anzi è una soluzione che ogni tanto esce fuori come un coniglio dal cilindro per risolvere problemi che bisognerebbe eliminare con metodi molto più convincenti. Comunque il blocco del traffico deciso in modo congiunto da 80 comuni della Pianura Padana risulta davvero una novità in un periodo in cui poco si fa per incentivare l’acquisto di auto con emissioni di C02 molto limitate.
L’idea è stata proposta dai sindaci delle città di Milano e Torino ed è stata accolta con entusiasmo dai primi cittadini dell’hinterland padano, con la speranza di “dare vita a un’Alleanza tra Sindaci contro le polveri sottili quale forma stabile di coordinamento e confronto con gli altri livelli di governo”. Non c’è che dire, una soluzione drastica, che cerca con altrettanta drasticità di risolvere un problema che affligge oramai, come una ferita in cancrena, molte, moltissime città italiane.
Non è così favorevole al’idea proposta da Letizia Moratti e Sergio Chiamparino e accettata dai sindaci delle province padana il presidente dell’Aci, Enrico Gelpi. Per l’attuale vicepresidente della FIA “I blocchi domenicali del traffico in nome della salvaguardia ambientale sono palliativi inutili e demagogici, bocciati da 7 cittadini su 10. La vecchia ed estemporanea politica dei divieti non è utile e non supera l’emergenza. Compromette solo il diritto dei cittadini alla mobilità nel giorno dedicato alla cura delle relazioni familiari e di amicizia, degli hobbies, allo svago e alla libertà di muoversi fuori dalle costrizioni della settimana lavorativa”.
Esiste una reale soluzione per ridurre la quantità di polveri sottili presenti nell’aria della stragrande maggioranza della città del Belpaese? E se sì come bisognerebbe attuarla senza intaccare, usando le parole di Enrico Gelpi, il diritto dei cittadini alla mobilità di ogni giorno?
Eugenio Tinto