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Blocco diesel Euro 3, come funziona la nuova misura antismog

Orari, deroghe e sanzioni per chi non rispetta i blocchi previsti dal nuovo accordo per la qualità dell’aria cui hanno aderito le regioni Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte.
A cura di Valeria Aiello
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Scattano oggi, 1° ottobre, e resteranno in vigore fino al 31 marzo 2019, le misure per la limitazione dell’inquinamento previste dall’Accordo per la qualità dell’Aria nel Bacino Padano cui hanno aderito con il Ministero dell’Ambiente le regioni Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte dove, esclusa di Torino, slittano i tempi di introduzione del divieto. “La limitazione si applica prioritariamente nelle aree urbane dei comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti presso i quali opera un adeguato servizio di trasporto pubblico locale, ricadenti in zone presso le quali risulta superato uno o più dei valori limite del PM10 o del biossido di azoto NO2”. La novità riguarda la limitazione alla circolazione dei veicoli diesel di categoria inferiore o uguale a Euro 3, finora esclusi dal blocco. Questi ultimi, a seconda della delibera attuativa, non potranno essere utilizzati nei giorni feriali almeno dalle 8.30 alle 18.30.

Blocco diesel Euro 3: come funziona

In Lombardia lo stop dei veicoli diesel Euro 3 riguarda 214 comuni lombardi, 209 di Fascia 1 e cinque comuni di Fascia 2 (Varese, Lecco, Vigevano, Abbiategrasso e San Giuliano Milanese) dal lunedì al venerdì dalle ore 7:30 alle 19:30, esclusi i festivi anche infrasettimanali. A Milano, dove dal 21 gennaio 2019 scatterà anche l’Area B, il blocco interesserà oltre 32mila auto e 12mila furgoni diesel che non potranno circolare dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30. In Emilia Romagna, dove nei 30 comuni con più di 30.000 abitanti e in quelli con meno di 30.000 che fanno parte del comprensorio di Bologna il blocco riguarda anche i veicoli diesel Euro 4, i provvedimenti antinquinamento prevedono lo stop nei giorni feriali dalle 8.30 alle 18.30 e nella prima domenica del mese. In Veneto, invece, il blocco coinvolge i comprensori urbani di Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Verona, Pianura e Capoluogo Bassa Pianura, Bassa Pianura e Colli, dove i diesel Euro 3 o di categoria inferiore non potranno circolare dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30. Al contrario, slittano i tempi in Piemonte, non a Torino, dove è atteso lo stop totale e definitivo, 12 mesi e 24 ore su 24, per tutti i veicoli Euro 0, ed è stato deciso il blocco dalle 8 alle 19 dei diesel Euro 1 e 2, mentre i diesel Euro 3 non potranno circolare, negli stessi orari, per sei mesi, cioè fino al 31 marzo 2019. Altre limitazioni saranno poi introdotte in base ai livelli di allerta dello smog. Dopo 4 giorni consecutivi di superamento della soglia dei 50 microgrammi al metro cubo di PM10 scatterà il livello arancio e si dovranno fermare anche i diesel euro 4 (dalle 8 alle 19 i veicoli con trasporto persone e dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19 i veicoli commerciali). Dopo 10 giorni consecutivi di valori oltre 50 mcg scatterà livello rosso stop (dalle 8 alle 19) anche per gli euro 5 immatricolati prima dell'1 gennaio 2013. Dopo 20 giorni consecutivi di sforamento i diesel Euro 5 si fermeranno dalle 7 alle 20.

Deroghe e multe

Molte le deroghe al provvedimento: in Lombardia, ad esempio, possono circolare i veicoli di interesse storico o se a bordo ci sono tre persone (in modo da favorire il car pooling), oltre i veicoli di soggetti pubblici e privati che svolgono funzioni di pubblico servizio o di pubblica utilità, come medici, veterinari, pazienti, donatori di sangue, commercianti all’ingrosso e di coloro, limitatamente al percorso necessario per raggiungere il luogo di lavoro dal proprio domicilio, e viceversa, non possono recarsi a lavoro con mezzi pubblici. Deroghe anche in Veneto dove è già avviato un programma di incentivi e la Giunta regionale ha precisato deroghe per coloro che hanno un Isee pari o inferiore a 16.700 euro (certificazione da tenere sempre in macchina), per chi ha più di 70 anni e per i veicoli che servono per il tragitto casa-fermata del trasporto pubblico. Riguardo alle multe, per chi non rispetta i provvedimenti di sospensione o divieto della circolazione, l’articolo 7 comma 13 bis del Codice della Strada prevede una multa che va dagli 84 euro a 335 euro e, nel caso di reiterazione della violazione nel biennio, la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni.

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