BMW sviluppa l’auto che trova il parcheggio da sola

BMW è stata tra delle prime case automobilistiche a comprendere l’importanza della connettività tra auto, conducente e l’ambiente circostante attraverso i sistemi di intelligenti di assistenza al pargheggio BMW ConnectedDrive. Ora la casa bavarese porta avanti il concetto di auto connessa attraverso un nuovo progetto di ricerca sperimentale che Bmw ha presentato in occasione della TU-Automotive di Detroit (3-4 giugno) con l’obiettivo di arricchire il servizi di infotainment con una funzionalità in grado di predire la disponibilità di un parcheggio libero. La tecnologia è stata sviluppata insieme al partner Inrix, azienda leader nel campo della smart mobility, nota per l’omonima applicazione di allerta su traffico, itinerari e strade, e mostrato a bordo della BMW i3.
La disponibilità di parcheggio sul display
I dati analizzati per cercare parcheggio sono quelli raccolti in forma anonima da Connected Navigation di Bmw su migliaia di vetture cui sono monitorati gli spostamenti quando lasciano uno spazio di parcheggio e durante la ricerca del posto: l’algoritmo di previsione locale processa le informazioni provenienti dai veicoli con mappe digitali aggiornate con tutti gli spazi di parcheggio pubblico, calcolando la possibilità di parcheggio e inviando queste informazioni direttamente sul display della vettura. Nel calcolo sono inseriti anche il numero di posti vacanti e il numero di auto in cerca di parcheggio. I limiti di questa nuova soluzione? Per Bmw, l’affidabilità del risultato è elevato anche in presenza di una flotta ristretta e l’accuratezza della stima aumenta al crescere del numero dei veicoli che fornisce dati. I primi test a Monaco sono stati completati con successo e il prossimo passo della casa bavarese è quello di raccogliere esperienza sul prototipo per poi poterlo integrare nei modelli destinati al mercato.