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Bollo auto, il termine di prescrizione potrebbe arrivare a 10 anni

La proposta è stata inserita nella bozza della nuova Legge di bilancio. A far discutere è soprattutto la retroattività della norma: chi ha ricevuto cartelle, infatti, potrà essere oggetto di pignoramento per 10 anni dalla notifica della stessa cartella.
A cura di Matteo Vana
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Potrebbero essere in arrivo brutte notizie per gli automobilisti. La bozza della nuova Legge di bilancio, preparata dal Governo, prevede infatti un allungamento del termine di prescrizione della tassa di proprietà – il cosiddetto bollo auto – che passerebbe, se venisse approvata, da tre a dieci anni; una norma che varrà per i proprietari che ad oggi non l'hanno corrisposta o che non la verseranno entro il 31 dicembre 2017.

Il bollo auto, dunque, rientrerà nel gruppo di tasse che avranno una nuova prescrizione. L'obiettivo della nuova  bozza della Legge di bilancio è quello, anche retroattivo, di mandare in prescrizione tutte quelle cartelle non impugnate nell'arco di 60 giorni dalla notifica; questo per dare molto più tempo all'Agenzia delle Entrate per rientrare in possesso di quanto dovuto dal contribuente, attivando di conseguenza pignoramenti, fermi amministrativi e ipoteche in un lasso di tempo molto più ampio. A far discutere, però, è soprattutto la retroattività della norma: chi non ha corrisposto l'importo negli scorsi anni e ha ricevuto delle cartelle esattoriali potrà essere oggetto di pignoramento per 10 anni dalla notifica della stessa cartella.

Una legge in contrasto con quanto stabilito dalla Cassazione

L'interpretazione fornita dalla Legge di bilancio, però, è in contrasto con quanto stabilito dalla Cassazione con la sentenza numero 20425 in cui si rende noto che i termini di prescrizione delle cartelle esattoriali sono diversi in base al tipo di tributo richiesto. Nel caso del bollo auto, trattandosi di un atto amministrativo, le cartelle esattoriali dovrebbero essere prescritte dopo tre anni dalla notifica. La nuova norma ha già sollevato molte polemiche tanto che l'ADOC – Associazione Difesa Orientamento Consumatori – è sceso in campo: "Il Governo cancelli questa norma dalla Legge di bilancio che non solo non tiene conto della sentenza della Cassazione, ma genera un'iniqua disparità di trattamento tra i contribuenti e viola diritti acquisiti. Il bollo auto è una delle tasse più odiate dai contribuenti, che pesa in media per 147 euro l’anno a veicolo: cambiare le carte in tavola, facendo rivivere debiti andati in prescrizione, non farà altro che distruggere la fiducia dei contribuenti verso lo Stato" ha concluso Roberto Tascini, presidente dell’Associazione. Per ora quella del Governo è solo una proposta che però ha già messo sul piede di guerra gran parte degli automobilisti

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