Briatore difende Alonso: “Aveva firmato con una Ferrari che non c’è più”

Flavio Briatore a tutto campo. L'imprenditore italiano, vecchio protagonista della Formula 1 ai microfoni de "La Politica nel Pallone" su Gr Parlamento parla del circus senza risparmiare nessuno. Briatore non ha mai dimostrato timore nell'esprimere le sue opinioni e lo fa anche questa volta senza troppi peli sulla lingua. Il suo rapporto con Fernando Alonso è speciale e lo dimostra ancora una volta quando parla dell'addio dell'asturiano alla scuderia di Maranello: "Fernando aveva firmato con una Ferrari che adesso non c’è più, parlo di Luca (Montezemolo), ma anche di Domenicali. Resterà ferrarista per sempre nel suo cuore, ma si aspettava qualcosa di più, magari anche una strategia più aggressiva nell’ingaggio di qualche ingegnere che poteva alzare il livello del team". L'ex Team Manager parla del futuro del pilota di Oviedo e afferma: "Fernando andrà in un team diverso, e farà tutto il possibile per cercare di vincere. È un pilota che vuole andare in un team con possibilità futura, se non immediata, di competere per vincere". Briatore nutre qualche dubbio sul passaggio di Sebastian Vettel alla Ferrari: "Bisogna vedere quanto riuscirà a fare Vettel con una macchina che non è a posto. Vettel è un grande campione. Con tutto il rispetto ma credo che Sebastian abbia sempre avuto una macchina molto buona, il primo anno con una macchina non perfetta è arrivato Ricciardo che gli è arrivato davanti. Mi auguro che alla Ferrari trovi una macchina spettacolare".
L'ex dirigente della Renault non può esimersi dal parlare della lotta per il titolo piloti: "Se non ci saranno imprevisti, le due Mercedes finiranno al primo e secondo posto anche ad Abu Dhabi. Hamilton non avrebbe problemi a finire secondo, sono sempre loro" e sull'attuale crisi della Formual 1, Flavio assolve Bernie Ecclestone: "Il potere del boss della Formula 1 non è così vasto, e la sua colpa è minima. Direi invece che è dei team e di chi li gestisce. Più le macchine sono simili e più c'è spettacolo: o si opta per quattro-cinque team con tre-quattro macchine, oppure si cambia drasticamente questa F1, che così com'è non ha alcun senso". Si può essere d'accordo o meno con Briatore ma sa quello che dice e spesso i fatti gli danno ragione. Vedremo se anche questa volta avrà avuto ragione.