Briatore: “Ritorno con Renault? Non se ne parla, questa è un’altra F1”
La decisione di Renault di tornare in Formula 1 con un proprio team nel 2016 dopo quattro anni di assenza è stata accolta in maniera positiva nell’automobilismo sportivo, dopo che la scorsa settimana la casa francese aveva annunciato il rientro con un team factory, portando a termine l’acquisto della Lotus. Una scelta che è stata accolta in maniera positiva anche da Flavio Briatore che dieci anni fa conduceva il team Renault alla doppietta iridata, centrando costruttori e piloti, con Fernando Alonso tra le stagioni 2005 e 2006. Un “passo” giusto secondo il manager piemontese che in un’intervista concessa a Gazzetta dello Sport ha commentato il rientro di Renault nel mondiale.
È senz'altro una bella notizia per la Renault e per tutta la Formula 1 – ha detto Briatore – Se Ghosn ha deciso di compiere questo passo, è perché evidentemente ha deciso di mettere risorse adeguate nel progetto".
Le tempistiche di cui aveva parlato l’ad Carlos Ghosn prevedono un arco di tre anni per tornare al vertice della Formula 1. “Troppo” secondo l’ex team principal della scuderia francese per cui sarà importante fare in fretta, senza perdere di vista la profonda ristrutturazione sia a livello tecnico, oltre che la scelta dei piloti.
Tre anni sono troppi, questa F1 sta agonizzando, ha bisogno di una Renault forte molto prima. Ma è vero che bisogna ricostruire tutto: rinforzare la struttura tecnica sia ad Enstone, dove se ne è andata tanta gente valida, sia a Viry Chatillon, al reparto motori, non sarà facile".
Interrogato su un suo rientro, Briatore ha escluso un ritorno, così come per Fernando Alonso, legato per la prossima stagione alla scuderia McLaren-Honda dopo gli anni in Ferrari.
Al momento lo escludo – ha spiegato – Abbiamo un contratto con la Honda Alonso non sarà felice per come è andata la stagione però mi pare che solo Hamilton e Rosberg possono davvero gioire per il loro 2015”
E se a chiamarla fosse Ghosn?
No non se ne parla, questa è un’altra F1 – ha risposto Briatore – Oltretutto quando tornai ad Enstone dopo la Benetton, il nocciolo della squadra che aveva vinto con Schumacher c’era ancora. Stavolta invece bisogna agire in profondità. Sarà un lavoro duro e io non voglio più avere la cameretta in ufficio e lavorare dalle 6 alle 21”.