Briatore: “Rossi, Lorenzo e Marquez? Hanno fatto parlare più della F1”
Nella lunga intervista rilasciata al programma radiofonico “La politica nel pallore” di Radio Uno Rai, tra i commenti calcistici su Napoli e Juventus e i gravi temi di attualità, Flavio Briatore ha parlato della rivalità tra Valentino Rossi, Marc Marquez e Jorge Lorenzo che ha infiammato le battute finali del mondiale MotoGp 2015. In particolare, il manager piemontese è tornato sulle polemiche che, nel bene e nel male, hanno acceso i riflettori del mondo intero sull’epilogo più controverso della storia del motociclismo.
La sfida in pista e fuori pista tra Rossi e Lorenzo ha tenuto i fari dei media accesi sulla MotoGP per un mese intero. Per un mese si è parlato solo di MotoGp – dice Briatore
Sono stati come Senna e Prost; Piquet e Mansell… Questi contrasti aiutano la popolarità dello sport. Di rivalità nel mondo dei motori ce ne sono state di peggiori”
Penso che prima o poi faranno pace o almeno troveranno una soluzione, ma anche se continuasse la guerra sarebbe un bene per la MotoGP – ha prosegue – E anche se non andranno più a cena insieme non importa”.
Vettel super, Alonso peggio di così è impossibile
Parlando della Formula 1, Briatore tira le somme della seconda stagione di dominio Mercedes, con Hamilton campione del mondo per la terza volta in carriera e Rosberg davanti solo a giochi già fatti, senza lesinare critiche al regolamento su motori, alla Ferrari ma risparmiando Vettel, fino a McLaren Honda, dopo anche tutte le vicissitudini passate da Fernando Alonso nel mondiale.
La Ferrari può anche stare davanti alla Mercedes d’inverno, ma poi d’estate è diverso, vincere i campionati d’inverno non serve La Mercedes è ancora davanti. Ma queste regole sui motori sono assurde – spiega Briatore – Vettel in Ferrari, quest’anno super. Hamilton non sbaglia più nulla. È sempre stato veloce, ma una volta commetteva più errori. Adesso è infallibile e Rosberg lo sta battendo solo ora che il campionato è finito.
Hamilton insieme a Vettel? Non servirebbe. Il mondiale è uno solo. Meglio avere un numero uno e un buon numero 2 che porti punti a casa. C’è bisogno di un numero uno e un buon numero due che faccia punti per vincere il costruttori
Vettel non ha bisogno di nessuno che lo tiri. Si tira da solo.
Infine sul malumore di Fernando Alonso che domenica prossima ad Abu Dhabi chiuderà la peggiore stagione in carriera al volante della McLaren motorizzata Honda, una nota di turbamento.
Alonso? Vediamo, peggio di così è impossibile. Ma nessuno, conoscendo Honda, si aspettava un anno così.