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Rossi: “Per vincere serve un weekend perfetto” Marquez: “Non faccio calcoli”

A quattro giorni dal Gp di Indianapolis, la corsa iridata riparte da Brno, Gp della Repubblica Ceca. Il Dottore alle prese con il jet lag: “Qui è difficile dopo gli Usa, ma come pista è meglio”. Lorenzo avverte: “Abbiamo il passo delle Honda, spingerò fino agli ultimi giri”.
A cura di Valeria Aiello
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Neppure una settimana per recuperare dalla battaglia di Indianapolis che la MotoGP torna subito in pista a Brno per il Gp della Repubblica Ceca, decimo round del calendario 2015. Si riparte da Rossi, leader della classifica iridata a 195 punti e 9 lunghezze di margine sul teammate Lorenzo e 56 sul campione del mondo in carica Marquez che, reduce dalla seconda vittoria di fila, non fa troppi calcoli e crede in una grande rimonta.

Rossi: “Brno meglio di Indy, ma serve un weekend perfetto”
Arrivare qui a Brno difficile per il jet lag perché quanto torni dagli Stati Uniti è sempre complicato, soprattutto al mattino” dice il pesarese in conferenza stampa. “Ma rispetto a Indy, Brno è anche un altro tipo di circuito. Sinceramente è uno dei migliori e lo preferisco di gran lunga. È una pista con sempre una grande atmosfera. Negli ultimi anni è diventato tutto più difficile perché l’aderenza in pista non è fantastica e bisogna guidare in modo perfetto con la MotoGP per avere un buon passo e un buon tempo sul giro ma siamo pronti. Come sempre dovremo cercare di partire a un buon livello, perché la battaglia come sempre sarà molto dura, qui sia Jorge che Marc sono molto veloci, ma anche Pedrosa su questa pista è difficile da battere. A Indy eravamo un po’ in ritardo perché non abbiamo iniziato con un ottimo passo. Qui sarà importante fare bene fino dal primo turno di libere. Ho sofferto in qualifica ed ero troppo indietro. Dobbiamo lavorare su questo aspetto perché le qualifiche non sono mai state un mio punto di forza – neppure quando ero giovane, e dobbiamo cercare di partire più avanti per lottare con piloti come Jorge e Marc fin dalle prime curve ”. A Brno, nel 1996, il pesarese ha colto la prima pole e la vittoria in assoluto nel Motomondiale: “Ci sono alcune gare che, anche se è passato molto tempo, non dimenticherai mai. Per me quella fu la mia prima pole position e arrivavo dal mio primo podio la settimana prima, ma una vittoria è il momento in cui pensi che magari puoi diventare un vero pilota professionista”.

Rossi: “A questo punto devi essere forte ovunque”
“Mi è sempre piaciuta molto questa pista ma negli ultimi anni, quando sono arrivati i nuovi rivali come Jorge o Marc, sono stati in grado di andare molto veloce, mentre io invece ho avuto qualche difficoltà a ottenere risultati. La pista mi piace ancora, ma non è una delle piste sulle quali mi sento meglio, sulle quali il mio stile di guida si addice in modo perfetto. Ma quando arrivi a questo punto, devi essere forte ovunque perché i piloti migliori hanno esperienza sufficiente per essere veloci ovunque”. A otto gare dalla fine del mondiale, conteranno più le vittorie o non commettere errori? “Entrambi saranno importanti perché la strada è ancora lunga, abbiamo superato la metà ma ci sono ancora otto gare. È troppo presto per pensare a non commettere errori, bisogna cercare di spingere sempre al massimo senza commettere errori ma anche le vittorie saranno molto importanti perché si guadagnano più punti”. A Misano con la R1, ti alleni o ti prepari per la SBk? “Sinceramente ci alleniamo molto con quella moto perché è più adatta all’allenamento fisico rispetto al motocross o al flat track. Giriamo a Misano, abbiamo un contratto specialmente con per i giovani dell’Academy, e io vado con la R1, è una moto fantastica ma molto diversa rispetto alla M1, anche le traiettorie e la frenata, non sono paragonabili, ma per noi dal punti di vista fisico è un buon allenamento, soprattutto quando è fa molto caldo”.

Lorenzo: “Abbiamo il passo delle Honda”
Arriviamo a Brno dopo un buon risultato e una buona gara a Indy. Sono stato forte e costante e finalmente sono riuscito a lottare con Marc per la vittoria, e credo che il mio passo fosse molto pbuono. Ora arriviamo su una pista che teoricamente e storicamente può essere buona per me e per il mio stile di guida ma finché non si comincia il weekend non si può mai sapere”. A Brno il maiorchino della Yamaha ha colto una sola volta in MotoGP, ma ha chiuso sul podio le ultime due edizioni del GP: “Nel 2013 non era stato un weekend normale” ricorda Lorenzo. “Non ero in gran forma a causa del mio incidente in Germania, stavo un po’ meglio dopo Indy ma non era al 100%, a causa della clavicola, e non ero abbastanza forte da spingere fino alla fine della gara, e arrivai terzo dopo una grande battaglia con Dani e Marc. Lo scorso anno sono arrivato secondo alle spalle di Dani ma ora credo che ora la moto sia abbastanza migliorata da tenere il loro passo, quindi spero di poter fare un buon weekend per poi di cercare di spingere fino agli ultimi giri”. Con il secondo posto di Indianapolis, Lorenzo a ridotto 9 i punti di ritardo in classifica da Rossi. “È stato un peccato perché per gran parte della gara ho sperato di potermi addirittura trovare in testa al mondiale, ma alla fine Valentino ha superato Dani e io sono stato superato da Marc, quindi la differenza è stata solo di 4 punti – ma meglio guadagnarli che perderli. Certamente, in futuro, avremo un campionato emozionante e molto combattuto, e dovremo continuare a dare il meglio in ogni gara”.

Marquez: “Non faccio calcoli”
Rigenerato dalla seconda vittoria stagionale, Marquez sembra tornato essere il dominatore della passata stagione. “Lo scorso anno arrivavamo da una situazione diversa ma quest’anno forse sono ancora più motivato perché arrivo da due buone gare e siamo sulla strada del miglioramento e questo mi dà ulteriore fiducia. Lo scorso anno era stato un buon weekend ma non una buona domenica: avevamo avuto dei problemi, poi nei test migliorammo. Nel 2013 invece abbiamo vinto, abbiamo sempre avuto un buon feeling durante il weekend. Vedremo quest’anno, sarà un weeeknd difficile perché entrambi i pilti Yamaha sono ad un ottimo livello ma come sempre cercheremmo di essere al 100% e di prendere i giusti rischi per cercare di stare con loro”. I punti di ritardo nel mondiale? “Non voglio pensarci perché ho bisogno di troppi punti, preferisco pensare una gara alla volta. A Indy eravamo 65 punti dietro, ora siamo a 56, siamo più vicini ma sappiamo che ci sono ancora tanti punti da recuperare ma anche in questa situazione cercheremo di spingere al 100% e con questa mentalità, come fatto nelle ultime due gare, cercheremo di stare davanti e combattere. Per me d’ora in poi c'è solo la vittoria, non posso commettere altri errori. A questo punto. è come se avessi già perso, devo solo pensare alla vittoria, mentre loro no”.

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