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Capirossi, l’unico pilota minorenne iridato nel Motomondiale

Nella classe 125cc del Motomondiale del 1990 il pilota emiliano si laureò campione del mondo all’esordio diventando anche l’unico non ancora maggiorenne ad aver conquistato il titolo iridato.
A cura di Michele Mazzeo
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Ci sorprende spesso quando un ragazzo non ancora maggiorenne riesce a vincere un Gran Premio in una delle classi del Motomondiale, ma nella storia del Campionato iridato su due ruote c’è stato addirittura un pilota che è riuscito a laurearsi campione del mondo prima di compiere i 18 anni.

Motomondiale 1990, classe 125cc: dominio Honda, esordio per Capirossi

Per raccontare questo unicum dobbiamo tornare al motomondiale del 1990, precisamente nella classe di minor cilindrata, che da quell’anno, data dall’abolizione della 80cc, era diventata la 125cc. Fin da subito fu chiaro a tutti quale sarebbe stata la casa motociclistica a dominare la scena: la giapponese Honda (che al termine della stagione piazzerà 5 piloti equipaggiati con le sue moto nelle prime 5 posizioni della classifica finale). Più combattuta invece la lotta per il titolo individuale. Favorito alla vigilia è l’olandese Hans Spaan che comincia l’annata con una vittoria nel GP d’esordio in Giappone, seguito dal suo rivale più accreditato, cioè il tedesco Stefan Prein. Nella lotta tra i due si inseriscono anche due italiani: Doriano Romboni, che quell’anno conquisterà due successi e 6 podi complessivi, e il giovanissimo classe ‘73, alla sua prima esperienza nel Mondiale, Loris Capirossi.

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Il giovanissimo in lizza per il titolo

Il ragazzino di Castel San Pietro Terme, dopo qualche Gran Premio di assestamento nella nuova realtà, inizia a prendere confidenza con il podio (sul quale salirà 5 volte nelle prime 9 gare), inserendosi così nella lotta per il titolo iridato anche se Spaan e Prein sembrano quasi irraggiungibili. Nel quintultimo appuntamento stagionale Loris riesce addirittura a trovare la prima vittoria in carriera nel Motomondiale, e inizia a credere con maggiore convinzione alla possibilità di esordire con l’alloro. L’esperto olandese classe ’58 e il tedesco a due GP dal termine sembrano aver chiuso il discorso inerente alla conquista del successo finale superando in classifica il ragazzino emiliano, ritiratosi nel Gran Premio della Repubblica Ceca, e piazzandosi rispettivamente primo e secondo. Ma Capirossi non si dà per vinto e nell’appuntamento successivo riapre i giochi conquistando il suo secondo acuto nel Motomondiale.

Atto finale: successo, alloro e record

Si arriva così a giocarsi il titolo in Australia nell’ultima gara stagionale. I contendenti sono tre: in vetta c’è il teutonico con 7 punti di vantaggio su Capirex e 9 su Spaan. Ma la gara riserva subito delle sorprese in virtù del ritiro di Prein. A quel punto si crea un gruppo in testa formato dagli altri due contendenti al titolo iridato e dagli italiani Romboni, Gresini e Casanova. Saranno proprio questi a favorire il connazionale tenendo dietro l’olandese. Per Capirossi arriva la terza vittoria in stagione, il titolo di campione del mondo della classe dell’ottavo di litro, e un primato che ancora oggi resiste. Si tratta infatti dell’unico iride della storia del Motomondiale conquistato da un minorenne, perché quel 16 settembre 1990 il giovane Loris aveva 17 anni e 165 giorni.

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