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Capolavoro Rossi, il Dottore fa il bis in Spagna

L’italiano, dopo la vittoria a Jerez de la Frontera, si aggiudica anche il Gp di Barcellona, riaprendo il mondiale. Sono solo 22 i punti che separano il pesarese dalla vetta, la Spagna porta ancora una volta bene alla Yamaha numero 46.
A cura di Matteo Vana
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Valentino Rossi firma l'ennesima impresa, il GP della Catalogna è suo: l'ultimo successo a Barcellona era datato 2009. Il pilota della Yamaha, partito dalla quinta posizione, conquista la seconda vittoria dell'anno e si rilancia in ottica mondiale: complice la caduta di Lorenzo, colpito da Iannone, il leader diventa Marquez ma l'italiano è sempre lì, distante solo 22 punti. Il campionato è riaperto, la Spagna segna la rinascita della Yamaha numero 46.

L'ennesima rimonta del Dottore

Rossi parte bene, poi viene inghiottito dal gruppo. Chi beneficia dello start, invece, è Andrea Iannone che riesce a portare la sua Ducati in terza posizione prima che Pedrosa decida di riprendersela. Dura poco però perché Rossi è in giornata e lo ripassa, aprendo di fatto il derby spagnolo tra Pedrosa e Vinales. Il Dottore non vuole perdere tempo, lo zero del Mugello brucia ancora. Il pesarese della Yamaha mette nel mirino gli altri due spagnoli che mancano, Marquez e Lorenzo: detto fatto, l'italiano completa la rimonta nel corso di un giro e prende il largo, solo la Honda riesce a stargli dietro.

Valentino Rossi vince il Gp di Barcellona
Valentino Rossi vince il Gp di Barcellona

Il bis in Spagna

Il rischio preso da Rossi, che in mattinata aveva optato per un assetto più estremo rispetto al compagno di squadra, paga, la prima ruota a tagliare il traguardo di Barcellona è la sua. Secondo sgarbo dell'anno agli spagnoli, proprio sulla loro pista di casa. Dopo la vittoria a Jerez de la Frontera, davanti a Lorenzo, l'italiano si prende anche l'altra tappa mondiale in terra iberica, quella di Barcellona, ma stavolta il primo degli sconfitti è Marc Marquez. L'ennesima rimonta per il Dottore dopo una qualifica non certo esaltante, ma il numero 46 è duro a morire, unico degli italiani in grado di piazzare la propria bandiera davanti a quella rosso e gialla. Lo stanno scoprendo, a loro spese, prima Lorenzo, poi Marquez entrambi usciti ridimensionati dal confronto. E' sempre stato così, quando Rossi incontra sulla propria strada un pilota spagnolo, soprattutto davanti ai propri tifosi, difficilmente fallisce l'obiettivo. Il pesarese è determinato a dimostrare che quello dello scorso anno è stato solo un episodio,  per informazioni chiedere a Sete Gibernau.

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