Car sharing, a Grenoble spopola l’i-Road Toyota
Grande successo in terra francese per la Toyota. La casa giapponese a Grenoble ha puntato sul car sharing elettrico "Ha:mo", progetto da sperimentare in un periodo di tre anni per un modello di mobilità individuale sostenibile, e i risultati sono più che positivi. Le protagoniste di Ha:mo, che è una sorta di acronimo di "Harmonious Mobility", sono 70 mezzi elettrici equamente divisi tra Toyota Auto Body Coms, a quattro ruote, e i-road, a tre ruote, entrambi di piccole dimensioni e in grado di assicurare un'autonomia di circa 40-50 km a emissioni zero prenotabili dagli utenti del servizio attraverso un’app scaricabile sullo smartphone.
Al contrario della moda del car sharing free flow, per Ha:mo i punti di prelievo dei mezzi sono fissi e corrispondono alle stazioni di ricarica: sono 27 per un totale di 120 punti, posizionati insieme ad altri 41 (anche per la ricarica rapida) che servono altri veicoli elettrici o ibridi plug-in.
Per quanto riguarda i prezzi, Toyota ha previsto due fasce in base alla tipologia di utente. Una prima tariffa di 2 euro, valida per i primi 15 minuti, si applica a chi possiede anche un abbonamento al trasporto pubblico o ai servizi di bike sharing urbani. Il secondo quarto d’ora costa invece 1 euro. La seconda tariffa, di 3 euro, è destinata a tutti gli altri utenti, che dopo i primi 15 minuti pagheranno 2 euro il secondo quarto d’ora. Per le frazioni successive ai primi 30 minuti il costo fisso sarà di un euro per tutti.
I primi dati raccolti parlano di oltre 300 utenti che utilizzano Ha:mo per il 70% per tragitti di sola andata per un tempo medio di circa un’ora. Pro e contro: la cosa che apprezzano di più è la possibilità di accedere ovunque e di parcheggiare facilmente e gratuitamente, mentre le lamentele riguardano la mancanza di riscaldamento, di un portaoggetti all’interno e di un'aletta che copra dal sole visto che il parabrezza è molto alto.