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Carburanti, dai rincari stangata da 408 euro a famiglia

Nuovi rialzi sul prezzo medio praticato di benzina e gasolio che si mantiene sui massimi del luglio 2015. Codacons: “Necessario intervenire sulle accise”.
A cura di Valeria Aiello
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L’impennata dei prezzi dei carburanti rischia di determinare una stangata per le tasche dei consumatori italiani. Dopo i rialzi degli ultimi giorni, a intervenire sui prezzi raccomandati di benzina e diesel sono IP, Italiana Petroli, Q8 e Tamoil con aumenti di 1 centesimo su entrambi i carburanti.

+1 cent su benzina e diesel

In base all’elaborazione di Quotidiano Energia e Staffetta Quotidiana dell’Osservaprezzi carburanti del Ministero dello Sviluppo economico, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è pari a 1,620 euro/litro, quello del diesel e di 1,493 euro/litro. Il prezzo medio della benzina servito varia tra 1,732 e 1,744 euro/litro. Il Gpl va da 0,632 a 0,657 euro/litro. “In un mese esatto, le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +7,1 cent/litro mentre quelle dei prodotti finiti sono variate per la benzina di +9,2 cent/litro e di +9,4 cent/litro per il gasolio, mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +4,4 cent/litro per la benzina e di +4,7 per il gasolio” fa notare il presidente di Figisc – Confcommercio, Maurizio Micheli nell'Osservatorio prezzi. “A meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di prezzi in sensibile aumento per i prossimi giorni con scostamenti compresi attorno a 1,0 centesimo/litro in più”.

Stangata da 408 euro a famiglia

Rialzi record che rischiano di avere pesanti ripercussioni non solo per quanto riguarda la spesa legata ai rifornimenti, andando a determinare, denuncia Il Codacons, un effetto domino con aumenti a cascata per una moltitudine di prodotti e servizi, comprese le bollette luce e gas. “Il costo dei carburanti incide fino allo 0,5% sui prezzi dei prodotti trasportati su gomma, che rappresentano l’85% della spesa degli italiani, mentre le quotazioni del petrolio hanno effetti diretti sui prezzi dell’energia” sottolinea il presidente di Codacons Carlo Rienzi, aggiungendo che, rispetto ad un anno fa un pieno di benzina costa oggi 7,5 euro in più, spesa che sale a +8,9 euro per un pieno di diesel, considerando una media tra prezzi in modalità servito e self service”. Questo, secondo il Codacons, significa che tra aumento dei costi di rifornimento e incremento dei listini al dettaglio per i prodotti trasportati, ogni famiglia italiana rischia di subire una stangata media da 408 euro su base annua, senza contare i possibili rialzi delle bollette luce e gas, che saranno decisi dall’autorità di settore. “Per tale motivo – conclude Rienzi – ribadiamo la necessità di intervenire sulla tassazione che oggi pesa in modo insostenibile sui prezzi dei carburanti attraverso accise inserite dai governi al solo scopo di utilizzare gli automobilisti come bancomat”.

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