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Caro auto: Italia al secondo posto in Europa, solo in Olanda costa di più

Gli italiani spendono in media tra i 600 e i 700 euro al mese per guidare la propria auto. A far lievitare i costi non solo il costo del carburante ma anche di assicurazione e tasse, tra i più alti d’Europa. Sono nei paesi Bassi si spende di più. Paradiso degli automobilisti Germania e Repubblica Ceca, con il costo medio inferiore.
A cura di Valeria Aiello
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Guidare la propria auto in Italia costa in media tra i 600 e 700 euro al mese, a seconda del tipo di carburante scelto. È quanto emerge dal CarCost Index, un recente studio sui costi di proprietà e di utilizzo dei veicoli a motore condotto dalla società olandese LeasePlan in 11 Paesi europei che riconosce agli automobilisti italiani il secondo conto più salato in Europa per il costo medio di un’auto di proprietà. Primato, invece, per il costo della benzina, appesantito dall’Iva e accise molto elevate, ma anche da costi di Rc auto e tasse di circolazione tra i più elevati in Europa. Costi del carburante particolarmente elevati anche per Regno Unito e Spagna.

Solo in Olanda costa di più

Nei Paesi Bassi per guidare la propria auto si spendono in media tra i 600 e gli 800 euro a seconda del tipo di carburante utilizzato. Per un’auto alimentata a benzina, al mese si spendono 660 euro, in Italia 634 euro. Più costoso per gli automobilisti mantenere un’auto diesel, con cifre che si assestano intorno agli 805 euro al mese in Olanda e ai 369 euro al mese in Italia. Seguono il Regno unito con 600 euro/mese per un’auto benzina e 630 euro/mese per un’auto diesel, e la Svezia con 582 euro benzina e 576 diesel. Paradiso degli automobilisti a Germania e in Repubblica Ceca, dove i costo medio per guidare la propria auto sono i più bassi d’Europa. In questi due Paesi si spendono poco più di 400 euro al mese per un’auto a benzina e 450 euro per un’auto diesel. Oltre ai costo di acquisto, bollo e tasse a seconda delle differenze legislative, il CarCost Index ha analizzato tutti gli elementi dei costi automobilistici in dettaglio, inclusi i costi di riparazione e manutenzione, che se conteggiati rappresentano il 70% del costo totale.

È importante far bene i conti globali che spesso non sono trasparenti quando si parla di un’auto in proprietà – ha detto Gavin Eagle, direttore Commerciale di LeasePlan Italia, analizzando i dati dello studio – Ecco perché il noleggio si sta affermando sempre più una soluzione alternativa al problema, capace di preventivare tutti i costi in modo chiaro e trasparente.

Vi sono molti altri elementi da valutare, oltre al costo di acquisto e alle tasse. Per questo motivo consigliamo sempre agli automobilisti di considerare il quadro generale quando decidono se acquistare o noleggiare un’auto, sia di seconda mano che nuova.

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