Caro benzina: ridurre i prezzi questo è l’obbiettivo da raggiungere per Governo e Petrolieri
Il gasolio o la benzina devono necessariamente scendere. Come prezzo s’intende. Questo è l’obbiettivo al quale vuole giungere l’attuale governo che attraverso le parole del Sottosegretario con delega all'energia, Stefano Saglia ha fatto sapere che entro marzo sarà varata una legge sulla concorrenza per intervenire con una riforma del sistema della rete dei carburanti.
Tre sono le proposte caldeggiate dal Sottosegretario Stefano Saglia: la variazione settimanale, e non più giornaliera, dei prezzi alla pompa, l’aumento dei self-service e degli orari di servizio, la riduzione della rete con più distributori di metano e GPL, nonché quelli di benzina e gasolio.
Anche se "si prospettano tempi lunghi e difficoltà frapposte dai vari protagonisti della filiera petrolifera", come hanno sottolineato Federconsumatori e Adusbef, la speranza del governo è quella di recuperare i 3-4 centesi di costo maggiorato dei carburanti che in Italia c’è più che in altri paese d’Europa.
Il parere dei due opposti, petrolieri da un lato e consumatori dall’altro, ovviamente è diverso.
I petrolieri credono, o ritengono, che per poter far si che ci sia una riduzione reale del prezzo del carburante sia necessario ridurre il numero dei punti vendita, nonché bisognerebbe liberalizzare non solo orari e turni di lavoro ma anche la rivendita di generi di monopolio come tabacchi, farmaci di prima necessità e giornali.
Mentre per i consumatori chiedono una maggiore concorrenza e, ovviamente, una maggiore trasparenza sui prezzi dei carburanti abbinata ad una azione di controllo sulle compagnie petrolifere. Quello che maggiormente interessa al Cncu, Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, è, inoltre, contrastare il fenomeno della doppia velocità di aggiornamento della benzina e la riduzione della rete distributiva con l’apertura alla grande distribuzione organizzata.
Eugenio Tinto