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Casa Marco Simoncelli, papà Paolo: “Il risultato di tantissimo lavoro”

Inaugurato a Sant’Andrea in Besanigo, frazione di Coriano, il centro disabili realizzato grazie alle tante donazioni spontanee e i ricavati degli eventi in ricordo del Sic. “Ci hanno permesso di avere un salvadanaio importante e di poter pensare in grande” ha detto il padre di Marco che insieme alla moglie Rossella e a Kate Fretti ha tagliato il nastro e svelato la facciata dell’edificio dedicata al Sic.
A cura di Valeria Aiello
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58 secondi di applausi ininterrotti quando il grande drappo che nascondeva l’intera facciata dedicata a Marco Simoncelli è venuto giù. Istanti di grande emozione, sulle note di “Siamo solo noi” di Vasco Rossi, la canzone preferita dal Sic, che ha accompagnato l’inaugurazione del centro per disabili a Sant’Andrea in Besanigo, frazione di Coriano, il paese dove Marco viveva. A tagliare il nastro, oggi 20 gennaio, il giorno del 32° compleanno del Sic, Paolo Simoncelli, il padre di Marco, la moglie Rossella e Kate Fretti, l’allora fidanzata del Sic. “Questo è il risultato di tantissimo lavoro” ha premesso papà Simoncelli nel “ricapitolare un po’” quanto accaduto in questi sette anni trascorsi dalla tragica morte del Sic nel GP di Malesia della MotoGP, a Sepang. “Dopo il 23 ottobre 2011, durante i funerali di Marco, Carlo Pernat ha avuto l’idea della Fondazione. In quel momento ho detto di sì ma non sapevo cosa volesse dire. Poi l’abbiamo capito”.

Paolo Simoncelli (al centro) con la moglie Rossella e Kate Fretti, l'allora fidanzata di Marco, durante la cerimonia di inaugurazione di Casa Marco Simoncelli / f.f.
Paolo Simoncelli (al centro) con la moglie Rossella e Kate Fretti, l'allora fidanzata di Marco, durante la cerimonia di inaugurazione di Casa Marco Simoncelli / f.f.

"Il risultato di tantissimo lavoro"

L’idea del centro, invece, è nata dal forte legame che Marco aveva con la Comunità Montetauro, la cooperativa di Coriano che gestirà la struttura e che, da oltre trent’anni, supporta i ragazzi disabili, quei “fratellini” più piccoli entrati nel cuore del Sic. Un’opera resa possibile grazie alle tante donazioni spontanee e tutti i ricavati dei diversi eventi di beneficenza in ricordo di Marco. “Vorrei fare dei nomi perché sono stati importanti. Una grossa mano è arrivata dalla Gazzetta dello Sport con la pubblicazione del libro “Ciao Marco” da cui sono arrivati subito 300mila euro, dalla San Carlo e dal suo presidente, Vitaloni, che ha staccato un assegno da 100mila euro. Poi ci sono i proventi delle tante donazioni e degli eventi, la vendita dei calendari che è stata un successo enorme, e il ricavato dell’asta della moto del Sic donata dalla Honda, che è curiosamente è stata battuta per 58mila euro, comprata dal mio amico, Carmelo Ezpeleta – ceo di Dorna, la società che gestisce il Motomondiale, ndr – che ha voluto che quella moto fosse a casa di Marco. Queste sono state le cose che hanno permesso di avere un salvadanaio importante e di poter pensare in grande”.

Il progetto è stato possibile grazie alla Curia che ha donato questo terreno insieme al giardino per cento anni a patto che, in cinque anni, avessimo realizzato la struttura. Abbiamo accettato questa sfida, e devo dire che per fare questo progetto, non so ancora di preciso quanto ci è costato e ci costerà, abbiamo speso una cifra che si aggira intorno ai 2 milioni di euro. In questi anni ci siamo inventati un sacco di cose, dal Buon compleanno Sic, ideato da Sergio Sgrilli e Aldo Drudi, per cui un ringraziamento particolare va a tutti i comici che hanno partecipato”.

Papà Paolo ha poi parlato del grande murales che raffigura il Sic dopo il traguardo del Gp di Malesia del 2008, la gara che gli ha consegnato il titolo di campione del mondo della 250. “Ho pensato che qualcosa di così bello e importante dovesse avere un’insegna importante. Quindi siamo andati dal maestro Poli di Verona e lui ha tirato fuori questa cosa che, a me piace tantissimo e la notte si vede da lontano”.

Il regalo di Marco alla sua Coriano

Insieme alla famiglia Simoncelli, centinaia di persone, piloti e colleghi del Sic, a partire da Mattia Pasini, storico amico di Marco, oltre a tanti addetti ai lavori, l’ex pilota Fausto Gresini, il dottore Claudio Costa, il manager Carlo Pernat, il ceo di Dorna Carmelo Ezpeleta, il presidente della Fmi Giovanni Copioli e le autorità locali presenti per il taglio del nastro, tra cui il Vescovo di Rimini mons. Francesco Lambiasi che ha dato la sua benedizione e il Sindaco di Coriano, Domenica Spinelli. “L’eccezionalità di questo compleanno sta in tre coincidenzeha detto la Prima cittadina nel suo intervento – Innanzitutto Marco festeggia il compleanno nel giorno di San Sebastiano, che è il protettore di Coriano, la seconda è che quest’anno la famiglia ha deciso di festeggiarlo a Coriano, dove la Marco viveva e la sua famiglia continua insieme a noi a far vivere il suo ricordo. La terza, poi, è che a tutte le feste di compleanno in realtà sono gli ospiti a fare dei regali, invece questa volta è Marco con la sua famiglia a fare il regalo più bello alla sua città”.

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