Caterham, monoposto a rischio per Austin. Cancelli chiusi a Leafield
Continuano i colpi di scena nell'affaire Caterham. Nonostante fonti interne alla squadra avevano confermato nei giorni scorsi che eventuali azioni legali non avrebbero comunque colpito l'attività del team, ecco sorgere i problemi in vista del Gran Premio degli Stati Uniti. Finbarr O'Connell, amministratore in comune della Caterham Sports Limited per conto della londinese Smith & Williamson, ha fatto sapere che le vetture destinate a correre il Gran Premio degli Stati Uniti non potranno lasciare la fabbrica senza il suo permesso e ha confermato che l'operazione avverrà solo a determinate condizioni: "Il mio consiglio dal punto di vista legale riguarda il fatto che io detengo la proprietà delle auto e le monoposto non lasceranno la fabbrica finché non verrà raggiunto un accordo accettabile". O'Connell ha dichiarato che il team è sotto lo stretto controllo di un corpo di vigilanza privata che comprende soldati in pensione dal reggimento Gurkha e i nuovi proprietari della squadra hanno ammesso che Caterham Sports Limited (CSL) è a tutti gli effetti la società di servizi che ha prodotto le monoposto, mentre il personale impiegato e la licenza che consente il diritto di partecipare al campionato di Forumula 1 sono detenuti dal 1Malaysia Racing (1MRT). Per questo motivo l'amministrazione controllata da parte della CSL non avrebbe pregiudicato le attività in pista perché si tratta di una società completamente separata ma O’Connell ha detto che il debito di CSL verso i creditori è pari a circa 15 milioni di sterline (24,19 milioni dollari) e stanno cercando un accordo per poter portare in pista le monoposto.
Intanto oggi i dipendenti del team Caterham F1 hanno trovato la fabbrica di Leafield chiusa mentre proseguono le trattative tra le parti per porre fine a quello che soprattutto per il personale sta diventando un vero e proprio incubo.