Chaparral 2X Vision GT, motore laser per la supercar del futuro (FOTO)
Il programma Vision Gran Turismo continua a sfornare concept dalle caratteristiche uniche. Le vetture appositamente realizzate per il videogioco Gran Turismo 6 rappresentano la libera espressione dei designer, che possono dare sfogo alla fantasia liberi dai vincoli del "mondo reale". Chevrolet ha sfruttato l'occasione per riportare in vita, almeno in forma digitale, una leggenda del motorsport: la mitica Chaparral. La compagnia statunitense ha letteralmente rivoluzionato la produzione di vetture da corsa negli anni '60-80, ma spesso le innovazioni introdotte da Jim Hall erano frutto di contestazioni da parte degli avversari. Al Salone di Los Angeles (21-30 novembre 2014) presenta ufficialmente la Chaparral 2X Vision GT, una vettura dal design estremo e dotata di una meccanica avveniristica capace di funzionare solo in un videogioco.
Costruita attorno al pilota
Meccanica da fantascienza
Il mito delle Chaparral
Foto
Costruita attorno al pilota
Il telaio composito della Chaparral 2X VGT si basa sulle idee delle vetture di Jim Hall puntando su un pacchetto aerodinamico completamente regolabile dal pilota. L'intera struttura viene quasi indossata dal pilota, che si trova steso a faccia in giù e con braccia e gambe rivolte verso le quattro ruote. La vettura appare così come una tuta alare che permette al pilota di volare sull'asfalto a bassissima quota. L'aerodinamica è stata sviluppata senza l'ausilio di ingombranti ali ed appendici, ma sono i movimenti stessi del pilota ad influenzare l'impatto con l'aria rendendo la guida della 2X VGT quasi un'esperienza motociclistica. L'eliminazione del superfluo influisce anche sulla strumentazione, che viene proiettata direttamente sul casco del guidatore. Il peso complessivo viene ridotto anche dall'utilizzo di materiali leggeri e le ruote carenate da 17 pollici con pneumatici da corsa garantiscono un elevato grip a fronte di una ridotta impronta sull'asfalto. Chevrolet ha dato vita ad un prototipo (ovviamente non funzionante) della Chaparral 2X VGT attualmente in mostra al Salone di Los Angeles, così come accaduto per la Volkswagen GTI Roadster Vision.
Meccanica da fantascienza
Il DNA sportivo delle Chaparral da competizione porta con sé una serie di soluzioni tecniche decisamente fuori dal comune. La 2X Vision Gran Turismo nasce con gli stessi presupposti delle sue progenitrici e mette in bella mostra un pacchetto meccanico incredibile. L'aerodinamica attiva viene abbinata ad un telaio monoscocca in materiale composito. La vettura è spinta da un motore laser alimentato da un pacco di batterie a ioni di litio, l'unità propulsiva a forma conica "spara" dei raggi di luce che fanno accelerare la 2X attraverso delle onde d'urto. Il sistema si avvale anche di un generatore di corrente ad aria. Il pacchetto fornisce alla supercar avveniristica circa 900 CV, quanto basta per accelerare da 0 a 100 Km/h in appena 1.5 secondi; la velocità massima è di 240 miglia orarie, poco di più di 380 Km/h.
Il mito delle Chaparral
La Chaparral Cars ha segnato la storia delle competizioni tra gli anni '60 e '80. I fondatori Jim Hall e Hap Sharp, dopo varie esperienze in Formula 1, decisero di stabilirsi in Texas e produrre autonomamente le vetture da utilizzare in gara. La collaborazione con Chevrolet col dipartimento di sviluppo Chevrolet ha contribuito fortemente allo sviluppo dell'azienda con la fornitura dei motori V8 derivati dalla Corvette. Forti di un ottimo pacchetto meccanico, le Chaparral cominciarono a dominare la scena con le vetture della serie 2. Jim Hall sposò appieno i concetti di leggerezza e aerodinamica introdotti da Colin Chapman con le sue Lotus utilizzando la configurazione a motore centrale e diversi tipi di alettoni ed appendici. Sarà proprio l'aerodinamica a rendere le Chaparral imbattibili grazie all'adozione di alettoni regolabili direttamente dal pilota, cambi automatici e semi-automatici e telai ultra leggeri. La vettura che ha rappresentato più di tutte il forte apporto tecnico di Jim Hall è la 2J: la vettura era dotata di due grosse ventole da 43 cm azionate da un motore da motoslitta, che risucchiavano l'aria dal fondo vettura creando di fatto il vuoto. La Chaparral 2J gareggiò durante la stagione 1970 con risultati incredibili in qualifica. Le ventole della 2J sollevarono un polverone che culminò col bando del sofisticato sistema di aspirazione. Tali eventi spinsero Hall verso le monoposto fino all'addio definitivo nei primi anni '80.