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Charles Leclerc non ha vinto in Bahrain, ma adesso è il nuovo eroe della Ferrari

Charles Leclerc ha disputato un weekend meraviglioso in Bahrain, ha ottenuto la prima pole della sua carriera, poi ha condotto la gara da campione consumato, ma un problema al motore gli ha impedito di vincere. Leclerc è arrivato 3°, così è salito per la prima volta sul podio. L’appuntamento con la vittoria è solamente rimandato. Gliel’ha detto pure Lewis Hamilton, che ha beneficiato dei suoi problemi.
A cura di Alessio Morra
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Il Gran Premio del Bahrain del 2019 fa già parte della storia della Formula 1. A Sakhir Charles Leclerc ha conquistato la prima pole della sua carriera, ha condotto meravigliosamente la gara, ma quando mancavano una quindicina di giri alla fine la sua vettura ha iniziato a rallentare, lui subito ha capito che la vittoria, la prima della carriera, sarebbe svanita. Così è stato. Hamilton lo ha raggiunto e superato, la stessa cosa l’ha fatta Bottas. Il monegasco è salito per la prima volta sul podio, alla seconda gara con la Ferrari. Un terzo posto beffardo, ma che ha anche dei lati positivi.

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Leclerc, Hamilton e Indiana Jones

Quando è finita la gara Lewis è andato subito dal giovane pilota della Ferrari, ha provato a consolarlo. Nel retro podio Leclerc con sguardo e testa bassa si è presentato al cospetto dei due piloti della Mercedes. Hamilton seduto su un tavolinetto lo ha guardato con fare paterno, gli ha fatto i complimenti, gli ha detto che diventerà un grandissimo pilota e che l’appuntamento con la vittoria è solo rimandato. Leclerc ha incassato abbozzando un sorriso.

Quella scena me ne ha riportato alla mente un’altra. Torniamo indietro di trent’anni, non in pista ma sugli schermi. Indiana Jones e l’Ultima Crociata inizia con un Indy bambino che va alla ricerca della ‘croce di Coronado’, la recupera, ma poi è costretto a restituirla. L’uomo che gliela prende gli dice: “Oggi hai perso ragazzo, ma non significa che debba piacerti”. In Bahrain è accaduto qualcosa di molto simile. Indiana Jones poi, quando è diventato grande, quella croce se la riprende.

Charles il predestinato e la gara numero 1000

Essere bollato come predestinato raramente è un bene. Hamilton e Vettel lo erano, lo era pure Roger Federer, che domenica scorsa ha vinto il 101° torneo in carriera. Ma nella storia di tutti gli sport ci sono tanti brutti anatroccoli e tanti predestinati che poi non hanno una carriera luminosa. Quest’etichetta, che piace tanto ai media, è stata da molto tempo affibbiata a Leclerc. Il motivo è semplice: ha vinto tutto quello che poteva vincere nelle categorie minori, e lo ha fatto da giovanissimo.

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Alla Ferrari è stato accolto con affetto da tutti, anche se ha tolto il posto al mito Kimi Raikkonen, ma dopo il Gran Premio del Bahrain quell’affetto è diventato già amore forte. Perché tutti, anche quelli che non hanno il sangue rosso Ferrari, hanno provato una forte empatia con Leclerc. Quante volte nella vita ci è capitato di arrivare vicinissimi all’obiettivo sognato e sul più bello, puff, fine, sogno svanito. Di colpo il ‘predestinato’ Leclerc è diventato quasi un amico per cui fare il tifo. E il cuore ‘rosso’ ha ripreso a battere forte, come d’acchito successe con Gilles Villeneuve, fenomeno del volante con accento francese. E adesso chissà magari il destino restituirà tutto, e con gli interessi, a Leclerc a Shanghai dove si correrà la 1000esima gara nella storia della Formula 1.

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