Che noia a Baku: Rosberg corre da solo e le Ferrari stanno a guardare
C'è due senza tre in casa Mercedes, in Formula 1 i proverbi non trovano conferme. La vittoria del Gp d'Europa, corso per la prima volta a Baku, va a Nico Rosberg. Il pilota che sembrava più in forma, che aveva già messo la freccia per il sorpasso al compagno di squadra, Lewis Hamilton, non riesce a trovare la grande rimonta e deve accontentarsi della quinta posizione. Gioisce, invece, il tedesco che si riprende il gradino più alto del podio dopo che, nelle ultime gare, non era riuscito neanche ad avvicinarlo.
Davanti a tutti dall'inizio alla fine
Rosberg si era preso la prima posizione già dal sabato, grazie a un giro super in qualifica, e non l'ha più mollata. L'ha difesa dall'attacco di Daniel Ricciardo in partenza, spostandosi al momento giusto e chiudendo la traiettoria, poi ha cominciato a martellare con il suo ritmo, senza lasciare speranza a nessuno. Vana è stata la rincorsa di Sebastian Vettel, il leader del mondiale non ha mai corso il rischio di veder sfumare la vittoria: neanche durante il pit stop Rosberg l'ha lasciata. Merito della sua Mercedes, certo, ma anche di uno stile completamente diverso dal rivale diretto, Lewis Hamilton: sicuro e sbruffone uno, pacato e più introverso l'altro. Due mondi agli antipodi, ma stavolta è quello con la bandiera della Germania a passare da trionfatore sotto la bandiera a scacchi.
La quinta di Rosberg
Rosberg torna finalmente alla vittoria: dopo il poker di inizio anno che sembrava aver già chiuso il campionato, la crisi. Tre Gran Premi senza vedere neanche il podio, solo 16 i punti racimolati che avevano messo in crisi la sua leadership nel mondiale. Poi la svolta, la vena ritrovata proprio quando il compagno di squadra sembrava poterlo superare. Adesso la classifica torna a sorridere al tedesco: sono 24 i punti di vantaggio nei confronti di Hamilton, addirittura 45 su Sebastian Vettel, terzo in classifica e secondo di giornata, davanti a Sergio Perez. Rosberg è tornato, forse non se ne era mai andato: il favorito per la vittoria del mondiale è ancora lui.