Chery Automobiles a Fiat: non siamo interessati a Termini Imerese
L'accordo con i cinesi sembrava già fatto. Non fosse per i cinesi… che dicono di non essere interessati alla trattativa che li voleva impegnati nell'acquisto dell'impianto Termini Imerese. Le parole del ministro Scajola, infatti, sembravano avere confermato le indiscrezioni: se la Fiat è decisa a lasciare lo stabilimento, "ben vengano in Italia i cinesi di Chery se garantiscono produzione e lavoro". Insomma, possibilismo impossibile ora che la Chery ha reso chiara la sua posizione, ponendo la parola "fine" alla vicenda.
Il "Beijing News", quotidiano del Sol Levante, ha peraltro precisato che la Chery è intenzionata a costruire un impianto in Turchia, disponendo già un sostanzioso esborso di 500 mln usd. Così stando le cose – e al di là di ogni tatticismo – se la fabbrica in Anatolia rispecchia un intento reale, risulta estremamente improbabile l'impegno sul difficile fronte europeo.
Ipotesi a parte, adesso non può che attendersi il 22 dicembre per conoscere i piani reali di Marchionne. Stavolta senza "exit strategy" cinesi.