Chi è Nico, il ‘figlio di papà Rosberg’ che può vincere il Mondiale

Di padre in figlio, difficilmente il Dna sbaglia. Ma se molti finiscono col subire la pressione della figura paterna, schiacciati troppo spesso dal confronto col genitore, lo stesso non si può dire per Nico Rosberg. Il pilota della Mercedes è, infatti, il figlio di Keke Rosberg, anch'esso pilota e campione del mondo nel 1982 con la Williams. Il tedesco, che esordì in Formula1 proprio nella scuderia che fu del padre, ha ora la possibilità di eguagliare il famoso genitore. Ma scopriamo meglio chi è il pilota delle frecce d'argento che sta dominando il Mondiale.
L'esordio e l'approdo in Mercedes
Cresciuto a Montecarlo, dopo una lunga gavetta e la conquista del titolo piloti nella GP2, nel 2006 Rosberg fa il suo ingresso nel circus della Formula1. La Williams, però, la prima casa a credere in lui non è tra le più competitive del Mondiale e Nico deve accontentarsi di qualche buon piazzamento e tanti complimenti. La svolta arriva nel 2010 quando la Mercedes, nata dall'acquisizione della squadra campione del mondo, la Brawn Gp, lo ingaggia insieme a Michael Schumacher. Rosberg si rivela subito competitivo, facendo meglio del compagno di squadra, soprattutto in qualifica. Tre anni di delusioni, poi il 2014, anno in cui la scuderia tedesca diventa un punto di riferimento.
La volta buona
Due volte secondo nel Mondiale dietro il compagno di squadra Lewis Hamilton, poi la svolta. Quest'anno Rosberg sembra essere maturato ulteriormente: la sua Mercedes sembra volare, nessuno riesce a tenere il passo del tedesco. Una regolarità impressionante, la decisione giusta al momento giusto. Nel Gp inaugurale, in Australia, dopo essere partito in seconda posizione e aver subito il sorpasso di Vettel, azzecca la mossa vincente: mentre il tedesco della Ferrari decide di continuare con le Soft, Rosberg monta le medie andando fino alla fine. La strategia del pilota Mercedes si rivela giusta,la vittoria davanti al compagno Hamilton è sua. In Bahrein non riesce a conquistare la pole position, ma non è un problema per il tedesco: la vittoria è ancora una volta sua, sempre davanti ad Hamilton. Quello che stupisce è la regolarità del pilota Mercedes: mai un errore, mai un tamponamento. Tutto fila liscio come l'olio. I successivi Gran Premi di Cina e Russia sono un dominio assoluto, soprattutto a Sochi dove Rosberg ottiene pole position, gara e giro veloce, un hattrick che fa paura agli avversari. Quello di quest'anno potrebbe essere il Mondiale giusto, al momento nulla sembra impossibile per il tedesco. Di padre in figlio, la tradizione dei Rosberg in Formula1 sembra destinata a continuare.