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Chiude il kartodormo di Kerpen, la famiglia Schumacher pronta a cedere

L’impianto, per due terzi di proprietà della famiglia del tedesco, verrà smantellato in quanto acquisito dalla compagnia tedesca RWE – impegnata nell’estrazione di carbone e mineraria – che subentrerà a partire dal 2020.
A cura di Matteo Vana
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Il circuito di Kerpen, nel mondo del motorsport, è una vera e propria istituzione: la pista, infatti, situata a 30 chilometri da Colonia, è quella sul quale ha mosso i primi passi Michael Schumacher, il più grande pilota della storia della Formula 1. Il kartodromo, per due terzi di proprietà della famiglia del tedesco, però, verrà smantellato in quanto acquisito dalla compagnia tedesca RWE  – impegnata nell'estrazione di carbone e mineraria – che subentrerà a partire dal 2020.

La pista sparirà nel 2020

A confermare la notizia ci ha pensato Ralf Schumacher, fratello del sette volte campione del mondo che, in una intervista al giornale Kolner Express, ha specificato: "Assieme all'azienda che subentrerà abbiamo cercato una location alternativa che però non abbiamo trovato. E' un vero peccato. Con la chiusura del tracciato moriranno anche la sua tradizione e la promozione dei talenti emergenti" sono state le sue parole. Una notizia che non può certo far felice gli appassionati di motori e i giovani del luogo per i quali la pista era una sorta di luogo di ritrovo dove coltivare la passione per i motori e sperare, un giorno, di ripercorrere le orme dell'ex ferrarista, nato proprio tra le curve dell'impianto tedesco.

Michael Schumacher sul kart - LaPresse
Michael Schumacher sul kart – LaPresse

Una pista, quella di Kerpen, che ha visto nascere diversi campioni; dai due fratelli Schumacher, che fin da piccoli si sono sfidati sulle curve del tracciato teutonico, passando per Sebastian Vettel, il quattro volte campione del mondo della Ferrari che proprio qui, sotto gli occhi di Michael Schumacher, ha iniziato a girare con il proprio kart. Aperto nel 1980, l'impianto di Kerpen può contare su un percorso di poco più di un chilometro e su un'altra pista di prova più corta. Dotato di paddock con 150 posti auto, sala stampa, centro medico e ristorante era una delle piste principali per i giovani piloti in erba: dal 2020, però, non ci sarà più lasciando un vuoto difficile da colmare.

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