Chiudono gli stabilimenti Ford in Europa
La crisi continua a colpire il settore auto e questa volta è Ford a pagarne le conseguenze. L'annata 2012 è risultata catastrofica, almeno per quanto si è registrato da Gennaio a Settembre di quest'anno, le vendite sono calate del 12,3% e le previsioni di bilancio per fine anno stimano una perdita della divisione europea di Ford di oltre 700 milioni di euro. A farne le spese, come al solito, sono gli operai degli stabilimenti del marchio americano.
Il primo stabilimento a chiudere i battenti è quello di Genk, Belgio. L'utilizzazione di questa fabbrica era stimata attorno al 60%, ma dati non ufficiosi affermano che la cifra è molto inferiore. La Ford Mondeo era prodotta in questo impianto e l'introduzione della nuova serie aveva dato buoni presupposti per mantenere in piedi la fabbrica, ma i dati di vendita hanno costretto i dirigenti ad effettuare tagli, partendo da questo impianto, dove lavorano 4.300 persone. Entro il 2014 a Genk saranno cessate tutte le attività di produzione. Il presidente di Ford Europa, Stephen Odell, assicura il lancio di iniziative di sostegno per gli operai che resteranno disoccupati. La produzione della Mondeo, della S-max della Galaxy sarà spostata a Valencia, Spagna e la C-Max verrà prodotta a Saarlouis, Germania.
Duro colpo anche in sul territorio inglese, dove sono due gli stabilimenti in chiusura. L'impianto di assemblaggio di Southampton e parte della fabbrica di Dagenham avranno la stessa sorte di Genk. Il primo si occupa della produzione di Ford Transit, il secondo eliminerà il reparto di stampaggio. Le chiusure in Inghilterra taglieranno 1.400 posti di lavoro e la produzione del Transit verrà spostata in Turchia. Con questo piano di licenziamenti Ford prevede di recuperare 400 milioni di euro, ben pochi rispetto alle perdite registrate durante il 2012.