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Chrysler e Fiat: dalla Jeep Wrangler al suv dell’Alfa Romeo

Dopo il referendum di Mirafiori tutto sembra essere più chiaro: si preserverà entro il possibile l’identità produttiva delle due aziende con incursioni di mercato della Chrysler in Europa e di Fiat in America.
A cura di Danilo Massa
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Fiat produce l'Alfa, Chrysler la Jeep

Se il destino di Mirafiori sembra sia ormai salvo, quel che si deve ancora decidere nel dettaglio è cosa produrranno gli stabilimenti del Lingotto e come verrà suddiviso il parco auto tra Fiat e Chrysler. Certamente la suddivisione netta tra le due aziende verrà sempre più a cadere, favorendo quel flusso continuo tra Europa e Stati Uniti che era già stato prefigurato da Sergio Marchionne. Del resto tra le due aziende vi sarà una suddivisione precisa dei compiti e degli obiettivi di mercato: la Chrysler occuperà i segmenti che includono vetture di dimensioni medio-grandi, mentre la Fiat punterà su grandezze più cittadine (e certamente "più europee"). Per quanto riguarda i veicoli commerciali, l'azienda americana produrrà i pick-up, mentre quella italiana i furgoni.

Si tratta dunque di una suddivisione che lascia grosso modo intatte le vocazioni delle due aziende, rispondendo al gusto medio dei consumatori dei continenti. Non mancando tuttavia gli acquirenti di auto piccole in America e di quelle grandi in Europa, il flusso transatlantico di vetture appare del tutto inevitabile. Quello che tuttavia si può ricavare con certezza da questa strategia è la nazionalità che continuerà ad avere Mirafiori, che resterà dunque integralmente italiana e che non sarà dunque gestita, come inizialmente si ipotizzava, da una joint venture Fiat-Chrysler.

Ovviamente alla base di questa scelta intervengono più variabili. Come detto la necessità di suddividere il mercato contiene in certa misura la possibilità di nuove proprietà, ma dall'altro ciò che certamente pesa è anche la volontà della Chrysler, che difficilmente è disposta ad investire ingenti somme di denaro in stabilimenti europei. Per il momento, infatti, l'azienda statunitense è controlla dal governo americano e dal sindacato Uaw che non hanno particolari interessi a spostare capitali nel Vecchio Continente.

Una interessante sintesi del rapporto tra le due aziende e delle auto nuove che verranno prodotte e commercializzate la possiamo ritrovare sempre a Mirafiori, dove Fabbrica Italia spenderà un miliardo di euro per produrre la Jeep (afferente al gruppo Chrysler) ed il suv dell'Alfa Romeo. Per il momento la Jeep Wrangler e la Jeep Wrangler Unlimited 2011 sono state presentate al grande pubblico.

Per la Jeep Wrangler motori certamente compatibili con la linea europea (2,8 litri turbodiesel commonrail Euro 5) e cambio che non offende i gusti degli americani: automatico a 5 marce. Per quanto riguarda i prezzi, si va dai 31000 euro ai 37.500, sulla base dell'allestimento scelto (tra Sport, Sahara e Rubicon) e dei gadget opzionati.

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