Cina, entro il 2022 via i limiti per i costruttori auto stranieri
Una novità che potrebbe rappresentare la svolta per molti dei grandi marchi automobilistici: la Cina, infatti, ha reso noto che entro il 2022 i costruttori stranieri di auto potranno produrre nel Paese senza più essere obbligati a stringere partnership con aziende locali e a mantenere una quota di minoranza. La decisione è stato presa dal governo che con una nota pubblicata dalla National Development and Reform Commission, spiega che intende rimuovere i limiti al possesso azionario straniero sulle join venture nel settore dell'auto entro i prossimi 4 anni gettando quindi le premesse per l'accesso più adeguato agli operatori globali nel primo mercato al mondo.
Un'apertura che segue le promesse fatte nei mesi scorsi; dalle semplici parole, però, si è ora passati ai fatti. Il primo a cadere sarà il tetto nel comparto delle new energy vehicles (Nev) che sarà abolito già nel corso di quest'anno; poi si passerà all'abbattimento dei limiti al capitale straniero quanto ai veicoli commerciali nel 2020 e ai veicoli passeggeri nel 2022. Si tratta di una novità importante perché le joint venture erano un escamotage che permetteva alla Cina di mettere le mani sui progetti e sui brevetti delle società straniere; e questo ha fermato l'esportazione delle auto in Cina. A gioire è soprattutto Tesla che proprio a causa delle restrizioni in vigore fino ad oggi aveva provato ad avviare la produzione nel Paese incontrando però parecchie difficoltà nell'affermarsi. Quello del governo cinese è un passo avanti molto importante del quale beneficeranno soprattutto i grandi costruttori automobilisti, che potranno così entrare da soli nel più grande mercato mondiale; anche la Cina potrà avere vantaggi ampliando il numero di aziende presenti sul territorio, con conseguenti guadagni economici e non solo.