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Cinque scuderie scomparse dal Circus della Formula 1

Cinque team che hanno fatto la storia della Formula Uno ma hanno vinto pochissimo e oggi non fanno più parte del Campionato Mondiale. Dalla francese Ligier alla britannica Arrows, dalle italiane Osella e Minardi alla brevissima avventura della Stewart.
A cura di Michele Mazzeo
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Minardi old

I team che hanno preso parte almeno ad una stagione del Campionato Mondiale di Formula Uno sono state tantissime. Solo alcuni però fanno ancora parte del circus. Tra tutte le scuderie scomparse siamo andati a trovarne 5 meno vittoriose rispetto alla Tyrrell, alla Lotus, alla Brabham, alla Matra, alla BMR, alla Cooper o alla Vanwall, che nella loro storia hanno centrato anche il titolo costruttori.

Ligier, 9 successi e 20 anni di storia per i francesi

Dal 1976 al 1996, tra le scuderie che facevano parte del grande circus della Formula Uno, c’era la storica Ligier, casa automobilistica francese fondata nel 1969 dall’ex giocatore di rugby ed ex pilota Guy Ligier. In questi 20 anni di attività la casa transalpina ha conquistato 9 Gran Premi: il primo in Svezia nel 1977 con alla guida Jacques Laffite e l’ultimo nel 1996 a Montecarlo con Olivier Panis. Dal ’94 al ’96 il team fu di proprietà di Flavio Briatore, che a sua volta lo passò poi ad Alain Prost che l'ha trasformata in Prost Grand Prix, destinata a un rapido fallimento.

Ligier

Arrows, 24 stagioni e mezza in F1

Dal 1978 al 2002 al Mondiale di Formula 1 prese parte la Arrows, team britannico di Formula 1, con sede a Milton Keynes, fondato nel 1977 dal finanziere italiano Franco Ambrosio e dagli ex-componenti della squadra Shadow Alan Rees, Jackie Oliver, Dave Wass e Tony Southgate. Per la scuderia inglese 381 GP disputati, ma nessuna vittoria conquistata. Il suo miglior risultato è infatti il secondo gradino del podio centrato in 5 occasioni (nel 1978, nel 1980 e nel 1981 con Riccardo Patrese, nel 1985 con Thierry Boutsen, e nel 1997 con Damon Hill). Nel 2002 il team si trovò però senza fondi a metà della stagione e non riuscì nemmeno a presentarsi al via di tutte le gare dell'anno. Alla fine il team venne messo in liquidazione forzata, costringendo tra l'altro l’Arrows alla chiusura.

Arrows

Osella Corse, un decennio tra i grandi del mondo

Dal 1980 al 1990 al Mondiale di F1 partecipò la Osella Corse, una casa automobilistica italiana fondata nel 1965 da Enzo Osella. Il miglior piazzamento in una gara fu il quarto posto conquistato dal pilota francese Jean-Pierre Jarier al Gran Premio di San Marino del 1982. Nei primi 3 anni e negli ultimi 2 della sua vita nel circus la Osella montò il motore Ford-Cosworth, mentre dall’1983 al 1988 ebbe la fornitura dei motori Alfa Romeo. Tra il 1990 e il 1991 fu rilevata e gareggiò col nome di Fondmetal, che era il principale sponsor della Osella Corse.

Osella

Minardi, il sogno partito da Faenza

Dal 1985 al 2005 tra le scuderie che hanno preso parte al Campionato Mondiale di F1 c’è stata un’altra casa italiana, la Minardi, squadra automobilistica fondata nel 1979 da Giancarlo Minardi. Il team di Faenza ha corso ben 345 Gran Premi senza riuscire mai a centrare la vittoria. Mai un podio, infatti il suo miglior piazzamento è il quarto posto conquistato in 3 occasioni (2 nel 1991 da Pierluigi Martini e 1 nel 1993 da Christian Fittipaldi. Nel 2005 è stata poi ceduta dal suo ultimo proprietario, l'australiano Paul Stoddart, alla società Red Bull che l'ha ridenominata Scuderia Toro Rosso.

Minardi

La storica doppietta della Stewart

Dal 1997 al 1999 ha fatto la sua comparsa nel mondiale di Formula 1 la Stewart, team con sede a Milton Keynes fondato nel 1996 dall'ex-campione del mondo Jackie Stewart e dal figlio Paul. Per le auto della scuderia britannica sono stati 49 i GP disputati, ma tra questi sicuramente quello che si ricorderà per sempre è il Gran Premio d’Europa del 1999, quando Johnny Herbert conquistò la prima (e unica) inaspettata vittoria per la Stewart, e sul podio salirà anche il suo compagno di squadra, Rubens Barrichello, che ha chiuso la gara sul circuito del Nürburgring al terzo posto. Il team è stata poi venduto alla Ford che l'ha trasformata in Jaguar Racing, dopodiché è stata acquistata dalla Red Bull che ne ha fatto l’attuale Red Bull Racing.

Stewart
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