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Cinture di sicurezza, c’è l’obbligo di allacciarle anche se si è fermi in coda

A stabilirlo è la Cassazione con l’ordinanza numero 20230/2018 con la quale ha rigettato il ricorso di un automobilista; l’obbligo di allacciarle vale anche in condizione di staticità del veicolo dovuto al traffico in quanto è pensata appositamente per salvaguardare gli abitanti dell’auto anche da un possibile tamponamento.
A cura di Matteo Vana
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Col tempo le cinture di sicurezza sono diventate un elemento chiave della sicurezza in auto.
Col tempo le cinture di sicurezza sono diventate un elemento chiave della sicurezza in auto.

Le cinture di sicurezza devono essere allacciate non solo quando il veicolo è in marcia, ma anche quando si è fermi in coda; è quanto stabilito dalla Cassazione con l'ordinanza numero 20230/2018 con la quale ha rigettato il ricorso di un automobilista confermando così la sentenza del Tribunale di La Spezia e la multa comminata al guidatore per il mancato uso della cinta.

Obbligatorio allacciarle sempre quando si è al volante

Un caso che fa chiarezza su un argomento ancora controverso: il ricorrente, infatti, aveva dedotto nei precedenti gradi di merito, di essere in coda lungo la direttrice di marcia, appellandosi alla situazione di staticità del veicolo. Niente di più sbagliato per i giudici perché la cintura di sicurezza è obbligatoria anche se vi è la condizione di una breve sosta dovuta al traffico, essendo studiata per salvaguardare gli abitanti del veicolo da un possibile tamponamento che, ovviamente, può avvenire anche se l'auto è ferma in mezzo al traffico. Nonostante la staticità del proprio mezzo, infatti, potrebbe sopraggiungere alle spalle un altro veicolo mettendo in una situazione di pericolo anche la vettura che in quel momento è ferma. La Cassazione, inoltre, ha precisato anche che la condizione di stasi, o di moto nel veicolo, accertata nel verbale, non può costituire oggetto di rivalutazione da parte della Cassazione, ma può essere posta in discussione solo attraverso la querela di falso.

La cintura di sicurezza, quindi, è obbligatoria sempre, sia in marcia sia quando la velocità del veicolo è pari a zero, con buona pace degli automobilisti che continuano a non amarla; secondo una recente indagine, infatti, in Italia solo 1 italiano su 5 la indosserebbe sempre prima di mettersi al volante. Un comportamento che rischia di costare caro non solo in termini di sicurezza, ma anche economici visto che la legge ne prevede l’obbligo dal 1988 e il mancato utilizzo porterebbe a una la sanzione da 74 a 299 euro ai quali si aggiungono la possibilità del ritiro della patente fino a 2 mesi e la decurtazione di 5 punti sulla stessa.

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