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La Citroen DS9? Spiragli di design nella numero 9 del Salone di Pechino 2012

Al salone di Pechino 2012 Citroen presenta Numero 9 Concept. 90 anni d’esperienza racchiusi nel marchio DS e nell’adozione di tecnologie attente all’ambiente. Questi i tratti somatici della futura gamma.
A cura di Luigi Ruggiero
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A due anni di distanza dal lancio della gamma DS, attualmente composta da Citroen DS3, DS4, DS5 e in grado di annoverare già oltre 200 000 vendite, la casa automobilistica francese sbarca oggi al Salone di Pechino 2012 con una nuova concept car che anticipa le linee che contraddistingueranno l'evolversi della serie, prossimamente composta da due berline di segmento D e C Premiun ed da un SUV dal concetto stilistico davvero molto interessante. Stiamo parlando di Citroen Numero 9 Concept, singolare berlina hatchback 5 porte nel quale sono stati concentrati ben 90 anni d'esperienza nell'ideazione di auto a marchio Citroen e che potrebbe ben presto divenire la futura DS9.

Caratteristiche della vettura – in una lunghezza di 4,93 m, una larghezza di 1,94 m, un'altezza di 1,27 m ed un passo di ben 3 metri, che suggeriscono un'ottima abitabilità interna e la presenza di un ricco bagagliaio, la nuova concept eredita il DNA delle sue predecessori in unione con uno stile unico, donatogli dalla raffinatezza delle rifiniture, dalle sottili nervature e da silohuette dal carattere veramente elegante che rivisita il concetto di shooting brake. Ogni elemento sia interno che esterno, sembra esser stato appositamente realizzato per garantire il massimo comfort e piacere di guida, questo grazie anche all'introduzione della tecnologia Full-Hybrid plug-in in grado di offrire al tempo stesso prestazioni e rispetto per l'ambiente. Un'innata versatilità che meglio saprà corrispondere alle diverse esigenze del pubblico che avrà occasione di ammirarla durante la sua esposizione alla kermesse cinese.

Citroen Numero 9 Concept

Design – concetto che sta alla base anche di elementi quali: il piccolo spoiler posteriore, i montanti anteriori che facilitano la circolazione dell'aria nell'abitacolo e le lamelle integrate nei cerchi in lega da 21 pollici a turbina che favoriscono lo scorrimento dell'aria nei passaruota, riducendo al tempo stesso le turbolenze ed il consumo di carburante. Caratteri distintivi della linea DS si possono ammirare nel tetto flottante caratterizzato da un dettaglio cromato e nella fiancata percorsa da linee fluide, spezzate solamente dai passaruota bombati e dai parafanghi sporgenti. Interessanti, le superfici vetrate che si estendono fino al lunotto dal taglio deciso, orlate da un profilo cromato e con i montanti e  maniglie posteriori nascoste.

Maggiori distinzioni si possono leggere in coda, grazie alla sporgenza centrale sulla quale figura il marchio DS e meglio si accostano i gruppi ottici sottili, lo spoiler dalla forma inedita, il basso lunotto e la cromatura che sta alla base dei doppi scarichi. La vera rivoluzione la si trova però nel frontale, a partire dalla calandra di forma trapezoidale che si fonde nei proiettori a LED alle cui estremità si posizionano i fari diurni, nell'abbandono delle grosse prese d'aria anteriori e nella riedizione del marchio Citroen, ora ancora più sottile e ben distinto. Conclude la dotazione la carrozzeria nera con riflessi violacei.

Motore – come già anticipato, il compito di spingere la Citroen Numero 9 Concept è affidato alla tecnologia Full-Hybrid, costituita dalla presenza di un motore benzina o diesel (a seconda dei mercati) affiancato da un secondo elettrico posto sull'assale posteriore ed in grado di sviluppare una potenza di 70 CV con una coppia di 200 Nm. Esso è alimentato da un pacco di batterie agli ioni di litio, dalla ricarica stimata di 3 ore e mezzo adottando una comune presa domestica, mentre il modello esposto a Pechino adotta un benzina 1.6 THP da 225 CV e 275 Nm, per un'accelerazione da 0 a 100 km che viene coperta in 5,7 secondi, a fronte di consumi ed emissioni stimati di 1,9 l/100 km e 42 g/km di Co2. Come già ammirato sulla Peugeot 3008 Hybrid4, grazie all'abbinamento delle due propulsioni, essa non solo è in grado di viaggiare per ben 50 km ad emissioni zero, ma anche di sviluppare la trazione integrale per migliorare le condizioni di guida su tracciati più ostici. Non vi sono ancora informazioni ufficiali per quanto riguarda il prezzo e la futura commercializzazione, maggiori informazioni in merito ve ne potremo comunque fornire col susseguirsi delle giornate che contraddistingueranno il Salone dell'auto di Pechino 2012.

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