Clubman concept, la Mini diventa wagon
Una Mini non tanto "mini". Questo ci troveremo di fronte al Salone dell'Automobile di Ginevra fra pochi giorni. Dopo la nuova Mini, cresciuta di 10 cm, tocca alla variante Mini Clubman, ancora in versione concept, allungarsi addirittura di 26 cm in lunghezza e di quasi 17 in larghezza. In casa Mini sembrano essersi diffuse "manie di grandezza", ma non nell’accezione negativa dei termini, rispetto a qualche tempo fa.
Lo stile rimane lo stesso ed è ben visibile in diversi particolari: i fari anteriori hanno forma circolare, gli sbalzi corti alla linea del tetto e lo "splitdoor", cioè il portellone posteriore con apertura ad armadio, che resta intatto ed è sormontato da uno spoiler a due ali con terza luce dei freni integrata. Sul tetto sono presenti due pannelli di plexiglas che richiamano, e non poco, le strisce da rally. La vettura resta in linea al motivo dominante dell’ellissi. Non sono affidabili i materiali e i colori utilizzati, come ogni concept che si rispetti, che servono a fare scena: pelle blu e nera, vernice bianco porcellana e accenti di rosso. Una certa diligenza, se non vogliamo usare il termine attenzione, è stata riservata anche alla connettività di bordo con il classico display centrale, gestibile attraverso comandi touch, che ha un diametro di 20 cm.
Debutteranno anche sulla Clubman i nuovi 3 cilindri turbo made in BMW: 1.5 benzina da 136 CV e 220 Nm (consuma medio dichiarato 4,5 l/100 km), 1.5 diesel 3 cilindri 116 CV della nuova MINI Cooper D (3,5 l/100 km). La più sportiva MINI Cooper S avrà un 2.0 quattro cilindri benzina da 192 CV e 5,7 l/100 km. Tutti i propulsori sono omologati Euro 6, abbinati ad un cambio manuale a 6 marce con "doppietta automatica" in scalata, oppure ad una trasmissione automatica a 6 rapporti, disponibile a richiesta.