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Codice della strada, in vigore nuove norme: ecco cosa cambia

Cade lo storico divieto per i motorini: si potrà andare in due anche se il conducente ha 16 anni. Novità anche sul campo visivo, patente speciale per i disabili ed esami di guida.
A cura di Valeria Aiello
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In due sul motorino anche se il conducente ha 16 anni: questa la principale novità del pacchetto di norme che modificano il Codice della Strada entrato in vigore a 15 giorni dalla pubblicazione avvenuta lo scorso 3 agosto sulla Gazzetta ufficiale che all’art. 11 interviene in materia di “requisiti per il rilascio delle patenti di guida e di requisiti richiesti agli esaminatori ed elimina alcune limitazioni alla guida dei minorenni titolari di patenti'. Si tratta di disposizioni per l’adempimento che sono collegate a violazioni di norme europee in materia e per le quali sono aperti nei confronti dell’Italia una procedura di infrazione e un caso di precontenzioso da parte della Ue.

In due sul motorino anche a 16 anni
Con le nuove norme cade il divieto per i sedicenni titolari di patenti AM, A1 e B1 di condurre un passeggero sui ciclomotori 50 cc e moto fino a 125 cc di cilindrata: il conducente sedicenne potrà trasportare regolarmente un altro passeggero su qualsiasi veicolo per il quale è abilitato alla guida. Il divieto resterà in vigore solo per i titolari di patente AM con età compresa tra 14 e 16 anni o in caso di ciclomotori non idonei al trasporto di due persone. Altra modifica, la possibilità per i disabili con patente speciale per disabilità di trainare rimorchi senza limiti di peso (attualmente il tetto è di 750 kg.). Rimane invece l’obbligo di conseguire il corrispondente titolo abilitativo per il traino del rimorchio non leggero (tranne nel caso di titolare di patente categoria B che guida un complesso veicolare la cui massa complessiva non superi 3.500 kg.)

Esaminatori, campo visivo e residenza
Per quanto riguarda la patente di guida, per gli esaminatori viene abrogato il requisito richiesto dal decreto legislativo n. 59 del 2011, di essere titolari di patente di categoria B da almeno tre anni per il rilascio delle patenti di categoria AM, A1, A2, A, B1 e B, poiché la normativa europea richiede “la titolarità da parte degli esaminatori, da almeno tre anni, di una patente della stessa categoria per la quale essi intendono esercitare la professione di esaminatore”. Per tutte le altre patenti, gli esaminatori in attività al 30 giugno 2015 saranno autorizzati ad effettuare esami dopo aver concluso uno specifico percorso formativo, anche in deroga alle regole generali. Sempre per la patente, altre due modifiche riguardano il campo visivo verticale minimo richiesto – che passa dagli attuali 25 gradi a 30 gradi (come previsto dalla direttiva 2006/126/CE e la riformulazione del criterio della residenza richiesta per il rilascio della patente di guida e delle abilitazioni professionali (art. 118-bis) La nuova formulazione del comma 1 prevede ora che per residenza s’intenda la “residenza normale in Italia di cittadini di Stati membri dell’Unione Europea o dello Spazio economico europeo”, ovvero il luogo, sul territorio nazionale, in cui una persona dimora abitualmente, vale a dire per almeno 185 giorni all'anno, per interessi personali e professionali”.

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