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Codice della strada, stop a scooter e 125 in autostrada

La Commissione Bilancio del Senato dà parere negativo anche all’uso delle corsie preferenziali per motocicli e biciclette. Stop anche ad altri provvedimenti come l’anticipazione dell’ergastolo della patente.
A cura di Valeria Aiello
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La Commissione Bilancio del Senato boccia un pacchetto di riforme del Codice della Strada che comprendeva l’accesso dei motocicli 125cc in autostrada, l’accesso di biciclette, ciclomotori e motocicli nelle corsie urbane riservate ai mezzi pubblici e la limitazione di guardrail e ostacoli fissi a bordo carreggiata. Il Ministero dei Trasporti aveva stilato delle linee guida per la realizzazione di strade sicure per motoveicoli e ciclomotor.

Le ragioni parere negativo alle misure già licenziate dalla Camera dei Deputati sono da ricercarsi nella mancata copertura finanziaria di quanto previsto dai provvedimenti. “Queste e altre disposizioni non comportano un solo euro di aggravio per il bilancio dello Stato” dice il presidente di Ancma, Corrado Capelli. “Pertanto, non si comprende il motivo della bocciatura”.

Un brusco stop che ferma una serie di provvedimenti volti alla difesa degli utenti deboli della strada – pedoni, bambini, anziani, ciclisti, disabili e motociclisti, alla revisione delle norme di progettazione delle strade, al rafforzamento delle norme a favore del trasporto e pianificazione della viabilità.

Stop anche ad altri provvedimenti come quello che chiede l’anticipazione dell’ergastolo della patente: oggi scatta solo quando una persona causa per la seconda volta un incidente mortale sotto effetto di alcol o droga mentre con la riforma scatterebbe al primo omicidio.

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