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Codice della Strada, via la patente per chi guida con il cellulare

Approvata in Commissione Trasporti la riforma al Codice della Strada. Inasprite le sanzioni per chi usa lo smartphone o altri dispositivi al volante. Il testo in Aula alla Camera la prossima settimana.
A cura di Valeria Aiello
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È stato approvato in Commissione Trasporti di Montecitorio il disegno di legge che contiene tutte le modifiche al Codice della Strada. La parola, adesso, spetterà alla Camera, dove il testo dovrebbe approdare già dalla prossima settimana. Poi passerà al Senato per la seconda lettura. “Un ulteriore passo in avanti in tema di mobilità sostenibile e miglioramento degli spostamenti dei cittadini – dice il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Michele Dell’Orco, del M5S – . Sono soddisfatto del lavoro fatto con i parlamentari e auspico che il Parlamento possa licenziare in autunno questa importantissima legge modifiche o cancellate quelle appena approvate”.

Stretta sul cellulare alla guida

Misure ritenute “positive” da Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, Associazione amici sostenitori polizia stradale, in particolare per la previsione di sanzioni più severe per chi usa il cellulare alla guida, con la sospensione della patente da 7 giorni a 2 mesi fin dalla prima violazione. “Una modifica che finalmente colma un vulnus del CdS di fronte al dilagante utilizzo del cellulare non solo in fonia, ma anche nell'ancor più pericoloso utilizzo in  messaggistica e navigazione”. Perplessità invece sulla misura che amplia i poteri degli ausiliari del traffico a società private.

Patente sospesa fino a due mesi

Le misure contenute nella riforma del Codice della Strada prevedono un inasprimento delle sanzioni per chi usa smartphone, tablet, o qualsiasi altro dispositivo che lo distragga mentre è alla guida di un veicolo. Prevista infatti la sospensione della patente, da sette giorni a due mesi già alla prima infrazione e multe che vanno da 422 a 1.697 euro (attualmente sono da 161 a 467 euro, con sospensione della patente solo in caso di recidiva).

Novità anche per moto e bici

Diverse le novità anche per quanto riguarda la mobilità su due ruote: prevista infatti la circolazione in autostrada di moto elettriche, al momento escluse, mentre per le biciclette i Comuni potranno istituire in prossimità dei semafori una striscia di arresto avanzata rispetto agli altri veicoli. Per le bici arriva inoltre l’obbligo del rispetto della distanza laterale in fase di sorpasso (1,5 metri) e l’obbligatorietà del casco per i minori di 12 anni.

Stop alle multe "a strascico"

Riguardo alle multe, stop alle sanzioni cosiddette “a strascico”, cioè effettuate dalle telecamere alle auto in divieto di sosta e in altre situazioni in cui al conducente è impossibile sapere di essere stato multato, attraverso l’introduzione dell’obbligo del preavviso di notifica che consentirà agli automobilisti di pagare la contravvenzione in tempi rapidi e senza ulteriori spese di notifica del verbale. Il conducente della vettura sarà inoltre ritenuto corresponsabile se, chi si trova al suo fianco, viaggia senza cintura di sicurezza, per cui sarà sanzionato insieme al passeggero. Stesso discorso per i motoveicoli e ciclomotori: il conducente sarà ritenuto responsabile del mancato uso del casco e sarà multato come il passeggero.

Semplificazioni e costi più bassi

Previste inoltre semplificazioni per quanto riguarda la richiesta del duplicato della targa in caso di deterioramento, che non prevedrà più le più onerose spese di reimmatricolazione. Prolungata la validità del foglio rosa, che passa a sei mesi, così da poter sostenere l’esame per la patente fino a tre volte. Costerà anche meno fare ricorso a una multa: la sanzione, in caso di ricorso respinto, verrà ridotta del 50% dell’importo della multa, mentre oggi è prevista al 100%.

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