Con la nuova B-Max, anche il marketing “is an oper door”
Il telespettatore ne ha visti di ogni tipo, dedicati all’uomo o alla donna, quelli per un consumatore “top” e quelli per un pubblico giovane, quelli business e quelli scherzosi. Ma in ogni caso si tratta di spot ai automobili che entrano nelle case degli italiani con una regolarità che ha contribuito probabilmente ad indebolirne il messaggio pubblicitario, o, quantomeno, la riconoscibilità dei singoli prodotti. Sembra anzi che negli anni le industrie automobilistiche siano tra le poche a potersi permettere le elevatissime spese connesse a questo tipo di pubblicità e che dunque la frequenza dei loro passaggi televisivi sia addirittura aumentata.
Ebbene, di fronte alla standardizzazione del mezzo, Ford ha deciso di smarcarsi dalla noia televisiva promuovendo la nuova B-Max in maniera molto innovativa, integrando Rete e Realtà e facendole incontrare in uno dei luoghi più frequentati da lavoratori e studenti: la stazione della metropolitana.
L’esperimento ha avuto luogo il 25 settembre nella stazione di Cordusio, a Milano, dove centinaia di persone hanno conosciuto la nuova vettura marcata Ford. Sul posto si sono soffermati sia chi era di passaggio, sia chi è vi giunto appositamente leggendo dell’evento sui social network. Un altro elemento di novità, a parte l’ambientazione “undergorund”, è stata proprio la viralità dell’iniziativa attivata dalla pagina fan di Facebook e dai profili Twitter (da cui l'hashtag #lifeisanopendoor) ed Instagram, che hanno permesso che sul posto potessero arrivare anche blogger, indigeni digitali e i cosiddetti “influencer” del Web.
Insomma, si è trattato di un’iniziativa di marketing, ma anche dell’espressione del claim della stessa B-Max: “life is an open door”. Se “la vita è una porta aperta”, l’iniziativa andata in scena a Milano è la dimostrazione di cosa sia la creatività e di come possono interagire ambienti diversi (virtuale e fisico) in uno spazio unico e aperto, quale può essere appunto quello della stazione della metro e, ovviamente, della stessa B-Max. Ford, infatti, ha voluto comunicare al pubblico la spaziosità del suo abitacolo e l’unicità di una forma che permette di integrare spazio interno ed esterno grazie ad una delle sue caratteristiche, le porte anteriori incernierate e posteriori scorrevoli.
Ora immaginiamo l’impatto di questa pubblicità e confrontiamolo con quello dello spot televisivo. Chi, con maggiore probabilità, avrà impressa nella memoria il brand sponsorizzato: il ragazzo che ha deciso di seguire l’evento su Facebook e che ha deciso di partecipare all’evento, oppure il telespettatore che dopo il racconto del solito scandalo politico, vede alla solita ora il solito spot?