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Contro gli incidenti a catena (e non solo) nasce l’Electronic Brake Light

Il dispositivo, testato da Ford e progettato da diverse case automobilistiche tedesche, avverte l’automobilista di una frenata brusca eseguita dalle auto fuori dal nostro raggio visivo.
A cura di Redazione Motori
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I fari posteriori non ci dicono tutto di ciò che sta accadendo davanti a noi. E' vero che per sapere cosa sta facendo l'auto davanti a noi è sufficiente tenere sott'occhio le luci degli stop, ma cosa accade all'auto che precede la nostra? La domanda acquista una certa rilevanza nel momento in cui una frenata brusca da chi si trova a capo di una fila di macchine può generare pericolosi incidenti a catena. E' con questo scopo che nasce l'Electronic Brake Light, un dispositivo che avvisa gli altri automobilisti (provvisti della stessa tecnologia) della frenata nel campo di ricezione assicurato da una comunicazione in wifi.

Il dispositivo è stato testato su una ventina di Ford S-Max, ha coinvolto 120 veicoli e più di 500 conducenti. 41mila ore di sperimentazione hanno macinato 1,6 milioni di chilometri percorsi. Un impegno che va suddiviso tra la fase di sperimentazione dell'Electronic Brake Light e dell'Obstacle Warning, ovvero del sistema che informa l'automobilista sulla presenza di ostacoli nella carreggiata e sul traffico.

L'Electronic Brake Light è stato sperimentato dalla Ford, che ha inserito questo sistema all'interno di un pacchetto di innovazioni che garantiranno la circolazione real time di alcune informazioni. I conducenti, in questo modo, potranno modulare il proprio comportamento di guida in maniera più appropriata, ricevendone sicurezza ed efficienza. Oltre alla segnalazione di possibili ostacoli, questo pachetto hi-tech riuscirebbe anche ad indicare le strade più libere dal traffico.

Il progetto si chiama Safe Intelligent Mobility Testfield Germany ed è il frutto di una sinergia tra aziende con mission diverse. Non mancano ovviamente le case automobilistiche come Audi, BMW, Daimler, Ford, Opel e Volkswagen, a cui si aggiungono Bosch e Continental. Trattandosi di un sistema di comunicazione, non è fuori luogo la presenza di un altro colosso come la Deutsche Telekom. L'investimento pubblico è stato di ben 53 milioni di euro.

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